Premessa
A volte reagisco positivamente agli stimoli e non sempre avere più tempo a disposizione ti aiuta a fare meglio, anzi, a me solitamente succede il contrario. Reagisco meglio agli stimoli se sono sotto pressione. E in questo periodo lo sono davvero. Ma veniamo al titolo del post. Mi è stato chiesto di provare a impostare un percorso di content marketing per un’azienda B2b. “Leo, come lo imposteresti?”. Io lo imposterei così, almeno così l’ho appena pensato e finito di concepire.
B2B content marketing in 5 passi
1. Definire La strategia di content marketing
Quali sono gli obiettivi che desidero raggiungere? Come posso rappresentare la mia audience in termini di Buyer Personas? Quali sono i miei asset di partenza, quali sono le risorse su cui possiamo contare (contenuti, competenze, struttura redazionale interna)? A che punto siamo?
Come possiamo reperire i contenuti in azienda? Abbiamo già definito una strategia editoriale? (per esempio sappiamo risponde r alla domanda: “quali sono i contenuti che interessano maggiormente i nostri lettori e quale problema risolvono, quale bisogno soddisfano?”
2. Fare content marketing. Quali sono i contenuti che funzionano, che ci aiutano ad attirare, ingaggiare e convertire i visitatori in clienti? Come scrivere contenuti che il nostro pubblico desidera leggere. Come attirare, ingaggiare, coltivare i lead fino alla conversione. In questa fase dovremmo collocare i content objects, ossia i differenti formati all’interno del Funnel.
3. Pianificazione editoriale. Una volta compresi gli argomenti come posso declinarli negli opportuni formati (post, immagini, video, infografiche, white paper?). La creazione di un piano editoriale. Cosa significa fare native advertising=
4. La diffusione e promozione dei contenuti: come aiutare i nostri lettori a diffondere sui canali social i nostri contenuti. Come creare il calendario editoriale e come automatizzare e ottimizzare il processo di pubblicazione, con quali strumenti e applicazioni. La calendarizzazione dei contenuti, nei differenti formati, fare parte della attività tattica -operativa e deve seguire la strategia editoriale. Risponde a cosa e quali tipologie di contenuti produrre e dove pubblicarli.
Quali sono i Social network sui quali è più opportuno veicolare, promuovere e sponsorizzare i nostri contenuti. Quanto potrebbero contare e contribuire gli influenze alla diffusione dei mei contenuti?
5. Misurare l’efficacia del tuo content marketing: quali sono le metriche più opportune per misurare un piano di content marketing, in base alle differenti fasi del tunnel?
Come posso confrontare le prestazioni del mio piano rispetto alla concorrenza? Come posso effettuare un benchmark? Quali strumenti e piattaforme di content analytics è opportuno utilizzare?
Conclusioni
Molto spesso ci dimentichiamo che i contenuti che produciamo e che ci sforziamo di veicolare devono “risuonare” con la nostra audience.
Se non vanno in risonanza e producono musica, rimangono solo rumore, un fastidioso rumore che ci opprime e ci allontana dai contenuti realmente interessanti e che noi tutti ricerchiamo con grande avidità e curiosità intellettuale.
Se non vanno in risonanza e producono musica, rimangono solo rumore, un fastidioso rumore che ci opprime e ci allontana dai contenuti realmente interessanti e che noi tutti ricerchiamo con grande avidità e curiosità intellettuale.
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