Premessa
Ho già scritto che in questi giorni mi sono rituffato nel mondo SEO per approfondire e aggiornarmi su alcuni aspetti che da tempo non studiavo. L’altro giorno ti ho parlato della relazione e del ruolo dei Contenuti in una strategia SEO. Oggi ti parlo di come partire col piede giusto. E non può che essere se non:
- avendo una chiara consapevolezza dove siamo, se parliamo di SEO
- avendo in tasca un piano strategico per il SEO
Effettuare un SEO Audit
- Sei in grado di misurare l’impatto del SEO sugli obiettivi aziendali?
- Hai correlato gli obiettivi SEO con gli obiettivi di business?
- Hai definito metriche e KPI per il tuo piano SEO?
- Hai definito le parole chiave su cui focalizzarti?
In concreto rispondi a queste domande:
1. Qual è la % di traffico che arriva sul tuo sito dal posizionamento organico?
Vai su Google analytics > Acquisizione > Panoramica e visualizzerai la torta con la distribuzione di traffico per fonte di traffico.
Nel mio caso quasi 70% del traffico proviene dalla ricerca organica. Tracciate come varia nel tempo questa componente di traffico.
2. Quanti nuovi visitatori arrivano dai motori? E qual è il loro comportamento (frequenza di rimbalzo, tempo medio sul sito, lunghezza media della sessione)
3. Qual è il tasso di conversione del traffico organico? E rispetto alle altre fonti di traffico?
4. Qual è la Search market share delle principali parole chiave?
Purtroppo qui dobbiamo andare per congetture. Possiamo utilizzare strumenti come Advanced Web ranking o Moz rank tracker per tracciare come varia il posizionamento delle pagine del sito per specifiche parole chiave. Puoi anche usare Positionly.com che sto testando in questi giorni.
Oltre a questa tabella posso confrontare il posizionamento rispetto ad alcuni siti concorrenti.
5. Quanti e quali sono i link entranti?
Puoi utilizzare OpenSiteExplorer, sempre della suite di Moz.com, per questo tipo di analisi.
Puoi anche analizzare in dettaglio l’elenco dei link entranti e scoprire quelli con maggiore autorevolezza di dominio (Domain authority) e a livello di pagina (Page authority).
6. Quanto spesso i tuoi contenuti sono condivisi?
I cosidetti “social signals” rappresentano un fattore di posizionamento sempre più interessante. Nel tuo SEO audit analizza anche il livello con cui i tuoi contenuti generano engagement.
Tra i tanti strumenti a disposizione sto testando SocialCrawlitycs che ti permette di monitorare i contenuti maggiormente condivisi da te e dai tuoi concorrenti. Puoi schedulare una serie di report periodici. Ecco un esempio:
Definisci obiettivi e metriche
In base alla natura del tuo business e al ruolo che gioca il web (anche Mobile) definisci i tuoi obiettivi SEO; possono toccare ciascun stadio del funnel, dall’awareness, all’engagement alla conversion. Alcuni esempi:
- desidero incrementare del 10% il traffico organico sul sito entro i prossimi 3 mesi (Volume di traffico o %)
- desidero migliorare il tasso di engagement di questi visitatori del 5% entro i prossimi 6 mesi; significa che devo cercare di alzare la corrispondenza tra parole chiave e contenuti disponibili sul sito; quanto più il visitatore troverà i tuoi contenuti interessanti tanto più rimarrà a leggere e a interagire con le tue pagine
- desidero incrementare il tasso di conversione del traffico organico del 3% nei prossimi 3 mesi; ancora una volta dipende da una serie di fattori quali il messaggio, l’offerta, il timing etc.
Conclusioni
Prima di partire a bomba con l’ottimizzazione delle pagine e con la costruzione dei link, le 2 attività che tutti conosciamo riferite al SEO, pensa a studiare dove sei, quali sono le tue parole chiave, qual è il tuo posizionamento rispetto alla concorrenza. Effettua cioè un SEO Audit. Devi essere in grado di rispondere ad almeno queste 3 domande:
- Sappiamo perché investiamo in SEO e qual è l’impatto sul business?
- Abbiamo definito obiettivi e KPI per il SEO?
- Abbiamo chiaramente definito le parole chiave su cui ottimizzare il sito web?
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