Per finire le componenti + classiche del display advertising e per finire il Mobile, in USA (ma anche in Europa) ancora embrionale e marginale..
Come allocare il nostro budget in maniera intelligente ed oculata come in genere si fa in periodi di crisi?
Su questo punto ci sono varie culture o scuole di pensiero differenti.
Dal punto di vista strategico credo che in questi periodi sia fondamentale continuare a sperimentare ed innovare, a non rinunciare a comprendere come sia possibile ottimizzare il nostro e-marketing mix. Come?
Definendo chiaramente quali sono i nostri obiettivi per questo anno (es. e-commerce, lead generation, market awareness, customer retention..) e scegliendo su quali canali puntare, a partire dall’analisi della situazione attuale e della attuale profittabilità per canale.
A mio avviso occorre partire dai 3 pilastri del marketing online (quello che io chiamo il Web Marketing 1.0)
– Display advertising (Banner, rich-media, video, sponsorizzazioni, cobranding)
– Search (Search engine optimization, Pay per click)
– email (Direct emailing, email marketing)
e su queste leve consolidate lavorare in termini di testing e ottimizzazione.
Chi di voi ritiene di aver raggiunto i massimi profitti possibili dal traffico dei visitatori sul nostro sito web?
Chi di voi è in grado di compilare una semplice tabella come questa:
-Per ciascun canale (canale diretto, referral, Pay-per-click, ricerca organica) qual è il ROI generato?
– E quale ha un migliore costo di acquisizione?
– Quale garantisce i maggiori ricavi (Visit Value, oppure Numero visitatori * tasso di conversione * valore scontrino medio)
– Chi di voi conosce qual è il tasso di rimbalzo delle vostre pagine chiave del vostro sito web? Chi sta sviluppando un piano di web analytics per monitorare ed ottimizzare tutti questi parametri?
– Chi di voi ritiene di aver ottimizzato il vostro programma di email marketing?
Questo per dire come tutti noi molto spesso siamo maggiormente attratti dalle novità e con questo ci dimentichiamo di ottimizzare le risorse e gli investimenti allocati nelle leve “tradizionali”
A fianco poi dei 3 pilastri val la pena considerare un’altra categoria di leve 1.0 e che possono essere ugualmente importante come:
– affiliation marketing (programmi di affiliazione)
– sms e mobile marketing & adv.
e poi, last but not least, creare un piano di Social media Marketing (chiamiamolo marketing 2.0);
Alcuni esempi:
– Lancio di un Blog aziendale (interno o pubblico)
– Creazione di Podcast, Wiki
– Creazione di un canale di Video Online
– Supervisione e presenza in Piattaforme Social
– Creazione o partecipazione in una community online
Come coniugare il vecchio con il nuovo, l’1.0 con il 2.0? Senza dimenticare che in questo caso 1+2 non è detto che faccia 3..
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