La giornata volge al termine, è tempo di fermarsi un attimo per dare un valore e un senso alle cose successe in questi ultimi giorni.
Giovedì scorso ho invitato i miei amici, via email e sui Social Network che frequento a scaricare e recensire il mio ebook All’ombra del padre dedicato alla figura di mio padre, scomparso nel maggio scorso.
Quando mi sono messo durante quest’estate a provare a ricordarmi la mia vita con il babbo e a raccontare la sua attraverso i ricordi dei suoi racconti, anche di episodi che io ho vissuto e immaginato attraverso le sue parole, non sapevo bene perché sentivo questo bisogno impellente di fare ciò.
Poi mano a mano che i giorni passavano e si dipanava il groviglio dei miei ricordi ho capito che quello che stavo facendo non era solo un mio modo per superare il dolore e per lasciare un ricordo del nonno ai miei figli che l’hanno conosciuto per meno di 3 anni, ma che potevo fare qualcosa di più.
Potevo trasformare il dolore, il male in un piccolo segnale di positività, in una flebile luce di una candela per dare un po’ di calore, per combattere la mia disperazione.
E lo potevo fare con lo strumento, con il mezzo che più mi si addice: la scrittura.
Attraverso questo libro potevo provare a dare un senso al dolore e unirmi simbolicamente a tutti coloro che soffrono, hanno sofferto e soffriranno a causa di una malattia terribile come il cancro.
Ho deciso allora, mentre il libro era in fase di revisione, di devolvere i proventi, fossero solo poche decine di euro, ad un Ente di ricerca contro il cancro. Solo a settembre ho scelto definitivamente l’ente: La Fondazione Veronesi. A chi volesse contribuire ecco qui le opzioni per la donazione.
Cosa è successo poi? Ho chiesto ai miei amici, mentre aspettavo la copertina creata dalla mia amica Daria, di girare dei mini-video mentre leggevano alcuni brani del libro. Non scelti a caso ma sulla base delle loro attitudini. Ho così creato un canale su Youtube dedicato ai loro video con una decina di video.
E’ stato un modo per condividere con loro episodi che abbiamo vissuto insieme o momenti del babbo che loro non conoscevano ma che avrebbero potuto interpretare come propri (come le sigarette lette da Vittoria).
Poi ho incontrato Alberto Forni che mi ha dato una grossa mano a convertire il libro per la pubblicazione sul Kindle Store e sono riuscito a liberare il mio cuore dal grande fardello di raccontare questa storia del libro con mia sorella, con cui finora non avevo parlato.
Cosa infine è successo in questi giorni? Moltissime persone, più di quanto potessi immaginare, hanno seguito il mio invito, hanno scaricato l’ebook che è improvvisamente saltato in vetta alle classifiche di Amazon Kindle Store (fino al 4° posto della classifica dei Top 100 gratuiti e al 1° posto della categoria Narrativa). Mentre vi sto scrivendo siamo arrivati a 220 download. Il libro ha avuto anche 3 recensioni.
L’ebook è scaricabile gratuitamente fino a domani mattina lunedì 28 ottobre; dopo tornerà a pagamento, a 2,90 €.
A breve sarà possibile, sempre su Amazon, acquistare la copia cartacea.
Alcuni di voi mi hanno scritto alcune frasi, eccone alcune che mi piace condivide con voi;
- Carlo mi ha scritto: “Leo hai fatto una cosa bellissima”
- Massimo mi ha scritto ricordandomi un episodio del babbo; quando le avevano rubato il cinquino sotto casa mia in via XX settembre e con mio padre andammo a ricercarla per Firenze
- Paola mi ha scritto una frase che mi ha ispirato questo post: “hai saputo dare un senso al dolore.. che non è cosa da poco” (Tweet this).
Grazie Paola, grazie a tutti voi, da oggi mi sento meno solo ad affrontare questa mia vita senza mio padre.
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