Ultima domanda: ha senso parlare di Media Mix online (raggiungere il consumatore, colpire al cuore il nostro target) in ottica 2.0? Ovvero in una logica di marketing di tipo pull (no target ma persone, no comunicazione ma conversazione), un marketing sociale, partecipativo e collaborativo, ha senso provare a integrare i social Media all’interno del nostro Online media planning?
Sembrerebbe di sì, a giudicare da quanto affermato da Enrico Gasperini durante il suo intervento a web2oltre di cui ho parlatoi in un mio recente post.
Ecco una slide interessante mostrata da Enrico Gasperini durante la sua presentazione..
Per quanto riguarda gli strumenti per la promozione di un sito online a vi propongo questo processo:
- definizione della tipologia della campagna: brand building o direct response
- definizione obiettivi della campagna: lead generation/ecommerce, market awareness, community/brand building
- identificazione della target audience online (a chi ci rivolgiamo: quanti sono, cosa fanno online, dove li posso trovare, quali siti visitano, a cosa sono interessati, -> analisi delle variabili demo-psico-webografiche, etc)
- definizione del budget e dei ritorni attesi (il famoso ROI o ROAS (Return On Advertising Spending) e metriche per valutare l’andamento della campagna (per es il Lifetime customer value)
- identificazione degli strumenti di marketing online e di social media e distribuzione del budget (es. 30% per keyword advertising, 20% per seo, 20 % per direct emailing, 20% per banner advertising, 10% per viral & social )
- esecuzione della campagna/e online
- monitoraggio, analisi dei risultati e dei ritorni consesguiti (ROI nel breve ma anche CLTV nel medio-lungo termine).
ma nel momento in cui inseriamo anche la componente social, in che modo possiamo paragonare e stimare il loro contributo? Non c’è rischio di paragonare le mele con le pere? Ovvero azioni assolutamente misurabili (come le DEM o le campagne pay per click) con altre molto più intangibili (quanto pesa in termini di trust una buona recensione o la citazione positiva su Wikipedia, o una segnalazione della mia storia su Digg? certamente possiamo misurare gli impatti sulla link popularity e /o sul numero dei visitatori, ma che dire del passa parola virale, e degli effetti positivi in termini di reputazione?).
Potremmo disquisire a lungo sulla integrazione del Social all’interno del Media Mix online o forse, più correttamente, avrebbe senso parlare di un Social Media Mix online? Se sì dovremmo estendere queste considerazioni includendo le Social metrics; non più CTR, CPC, CPA, CPL, ROI e ROAS ma forse dovremmo trovare una metrica per misurare l’ engagement, il cooinvolgimento, la partecipazione, il desiderio di condividere share – di segnalare – bookmark, di inoltrare – viral; potremmo considerare ancora il Download /view time per un video o il tempo passato a seguire un webinar, o per un tour virtuale sulla nostra nuova property, sì quella che abbiamo acquistato su Second Life;-). Il tema si fa interessante, richiede un post a sè..alla prossima.
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