Premessa
Finalmente ritorno a scrivere dopo una settimana piena di assenza da questo Blog. In questi giorni ho pensato che proprio in questo periodo, 10 anni fa, stavo scrivendo il mio primo libro “Fare business con il web”, edito da Fausto Lupetti Editore, che ha sancito anche l’avvio della mia attività professionale come indipendente (consulente, freelance, solopreneuer, decidete voi il termine che più vi piace).
Ebbene, mi sono chiesto cosa ho fatto in questo periodo, ma sopratutto cosa ho imparato, quali sono stati gli insegnamenti che ne ho ricavato, gli insight che ho messo a fuoco e che vorrei condividere. Così, complice il fatto che desideravo creare una presentazione con Canva, ho deciso di creare una presentazione con i 10 consigli di business che cerco
Non fraintendetemi, non sono così importante, bravo, smart, intelligente da poter dare consigli ad altri, questi sono solo le “mie regole del gioco”, le mie linee guida, che a vorrei seguire e osservare, ma non sempre, o solo occasionalmente sono riuscito a seguire.
I miei 10 suggerimenti di business
1. Don’t stop studying.
Questa è una regola che ho sempre seguito. Non smettere di studiare, significa cerca sempre di rimanere aggiornato, continua a leggere, approfondisci, confronta la tua esperienza, le tue decisioni con quella di altri. La metto al primo posto perché, nel bene o nel male, io ho continuato a farlo, un po’ perché costretto dalla mia attività di insegnamento, ma sopratutto per passione, per soddisfare la mia sete di sapere e curiosità intellettuale. Faccio mio il motto di Solone: “invecchio continuando a imparare ancora molte cose”. Studiare è un modo per combattere la vecchiaia.
2. Get Scalable.
Non ci sono arrivato subito, ma un giorno, uscendo stanco e felice da un’aula dove avevo tenuto lezione, ho pensato che il mio business, così com’era, non fosse scalabile, espandibile, replicabile, se non con la mia presenza. Rendere il proprio business scalabile significa rendersi indipendenti, guadagnare tempo, potersi dedicare a nuovi progetti mentre il volano del tuo business continua a girare. Credo che sia l’obiettivo di tutti i Solopreneur, e niente come il web ci permette di aspirare a attuare questa scelta. Quindi il mio intendimento è cercare di rendere scalabili, indipendenti, autonomi i miei progetti, prodotti e servizi, dalla mia presenza ed energia.
3. Be Sociable.
Sembrerà banale, ma in chiave business con “Be sociable”, intendo sopratutto sii collaborativo, oltre che likeable. E’ un atteggiamento, che significa sopratutto sii generoso, aperto, autentico, abbraccia i social media e fai diventare, immergi, contamina il tuo business fino a farlo diventare un Social Business, ovvero il nuovo business. Leggi “The end of business as usual” di Brian Solis, lì è scritto cosa realmente intendo per essere sociable.
4. Stay humble. Sii umile.
Non considerarti mai arrivato, anzi, sei sempre se non all’inizio non certo alla fine del tuo percorso di conoscenza, di miglioramento continuo. Non sei perfetto, non essere presuntuoso. Essere umili per me significa soprattutto saper ascoltare, mettersi alla pari, mai un gradino più in alto, riuscire a cogliere il buono dal nostro prossimo. Ci sono moltissimi esempi di grandi uomini e donne, dotati di intelligenza fuori dal comune, che sono stati/e umili. Pensate a Rita Levi Montalcini.
5. Stay focused, sii focalizzato.
In termini di business positioning significa: indentifica, ricavati, costruisciti una nicchia, diventa bravo, esperto, autorevole in un campo specifico, indirizza un segmento di mercato specifico”. Questa per me è una delle regole più difficili da seguire e lo è per tutti coloro che, come me, tendono ad aprire anziché chiudere, ad allargare anziché stringere, ad aggiungere anziché togliere. Less is more, bisogna avere il coraggio, o l’intenzione scientifica, di focalizzarsi. In questi giorni sto leggendo Focus, di Al Ries, di cui è uscita anche un’edizione tradotta in italiano per la casa editrice Libreria Strategica.
6. Show your personality.
Mostra te stesso, le tue idee, la tua personalità. Rohit Barghava nei suoi libri “Likeonomics” e “Personality not included” spiega come le aziende, e in generale le persone, quando scelgono con chi fare business preferiscono lavorare con le persone che stanno loro più a genio, più aperte, estroverse, con una propria distinta personalità. In questo senso intendo: cura il tuo brand personale, leggi “Fai di te stesso un brand” di Riccardo Scandellari e “Personal Branding” di Luigi Centenaro e Tommaso Sorchiotti.
7. Get Oganized.
Organizza il tuo tempo, impara a gestire la tua attività in maniera scientifica, sopratutto se per quest’ultima la risorsa più scarsa, e quindi più preziosa, è proprio il tempo. Questa regola diventa una necessità impellente, un motivo di sopravvivenza della tua professione, quanto più sei un consulente e ancora non sei riuscito a rendere il tuo business scalabile. Ci sono moltissimi libri, blog e strumenti per aumentare la tua produttività, per trovare il giusto equilibrio tra lavoro e famiglia. Uno dei best seller è questo di Tim Ferris: “The 4-Hour Work Week: Escape the 9-5, Live Anywhere and Join the New Rich”
8. Choose the right people to work with.
Questo consiglio in realtà ha un difetto di fondo. Quasi sempre nella mia vita non ho scelto con chi lavorare ma sono stato scelto. Potrei riformularlo in questo modo: “mettiti nelle condizioni di farti scegliere dalle persone giuste“. Per un team è decisivo che ci sia armonia, lealtà, fiducia, oltre che complementarietà, amalgama, alchimia. Per una startup è un requisito fondamentale, una delle variabili decisive che i VC valutano con grande attenzione.
9. Keep it human & Personal.
Anche se lavori in una grande azienda non puoi permetterti di non essere umano, di aggiungere quel tocco umano, anche in contesti hi tech, di cui parlava John Nasbitt già nel 1999 nel suo libro “High tech high touch“. Il punto è collegato ai due precedenti “Be Sociable” e “Show your personality”, anche se qui va oltre il contesto di social business. Essere umani tra uomini conviene, sopratutto nel business di oggi oltre che essere sacrosanto.
10. Don’t be afraid to share your ideas.
L’ho riscontrato spesso e anche io per lungo tempo ho creduto di dover salvaguardare, proteggere le mie idee e progetti da sguardi indiscreti. Se leggere Wikinomics di Dan Tapscott capirete come la forza della collaborazione di massa sia dirompente, anzi disruptive, che il crowdosurcing e la saggezza della folla fanno leva sul fatto che Noi e meglio.
La mia presentazione
Ecco la mia presentazione, scaricabile da Slideshare, realizzata con Canva.
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