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3 passi per favorire la social employee advocacy

9 novembre 2015 - Leonardo Bellini Lascia un commento Archiviato in: Digital Marketing

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Premessa

Sto leggendo alcuni articoli sulla social media advocacy; in particolare in questo post considero la cosidetta social  employee advocacy, ossia l’attività svolta sui social media sharing  dai dipendenti di un’azienda a favore e supporto del proprio brand.
Per le grandi aziende, con un gran numero di persone,  sfruttare la forza e il numero dei dipendenti per condividere e comunicare contenuti del brand rappresenta una formidabile opportunità che si traduce in:

  • amplificazione esponenziale della reach, ossia la visibilità, il numero di persone raggiunte dai contenuti e dal messaggio dell’azienda
  • incremento del livello di fiducia e credibilità dell’azienda, grazie al passa parola generato dai dipendenti.

Detto questo, come possiamo strutturare un programma di employer advocacy efficace?

Secondo un white paper sponsorizzato da PeopleLinx, società specializzata in soluzioni di social selling,  e scritto da Neal Shaffel, ci sono 3 elementi fondamentali da inserire in una strategia di employee advocacy:

  1. Supporto interno: è necessario che gli impiegati siano seguiti, che gli Executive abbiano profili social all’altezza e che ci sia una corrispondenza tra ciò che viene detto e predicato in azienda e ciò che viene effettivamente svolto ed eseguito
  2. Infrastruttura. Per favorire la employer advocacy l’azienda deve creare una piattaforma, un substrato, un’infrastruttura basata su:
    • Social media policy: occorre che i dipendenti sappiano come comportarsi sui social media
    • Linee guida sui Social media:  quali linee guida seguire, quali sono i confini che non possono oltrepassare
    • Formazione sulle best pratice nell’uso professionale dei social media
    • Un processo facile per gli impiegati per condividere  il contenuto approvato dall’azienda
    • Un processo scalabile per misurare l’attività degli impiegati e valutarne  l’impatto di business
  3. Incentivi: quali incentivi puoi offrire agli impiegati per massimizzare il loro livello di partecipazione. Naturalmente non ci sono limiti alla creatività.  Offri quel tipo di incentivi che è coerente con la cultura aziendale.

Fornisci agli impiegati il contenuto da condividere

Ogni volta che un impiegato condivide tramite il proprio profilo un contenuto dell’azienda devi capire che ti stanno permettendo di prendere in prestito il loro personal brand. Il contenuto migliore per un programma di employee advocacy è un contenuto che:

  • trasferisce  valore alla tua target audience
  • supporta la proposta di valore per la tua azienda
  • ispira i tuoi dipendenti a condividerlo tra i loro amici

Tutti e tre i criteri sono importanti:

  • se i contenuti non sono di valore, in pratica stai incoraggiando i tuoi dipendenti a fare spamming;
  • se condividono contenuti  che non riflettono i valori della tua azienda, i tuoi impiegati non stano facendo marketing;
  • se condividono contenuti in cui non credono o che non li ispira non lo faranno in maniera autentica, e non continueranno a farlo a lungo.

I contenuti pubblicati dagli impiegati dovrebbe essere un giusto mix tra contenuti di valore creati dall’azienda e pillole di contenuti creati da terze parti
La diversità ed eterogeneità dei punti di vista e delle fonti aumenta il coinvolgimento degli impiegati, permettendo loro di aumentare la loro autorevolezza e reputazione.

E la tua azienda ha creato un programma di employer advocacy?

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Riguardo a Leonardo Bellini

Leonardo Bellini, fiorentino di nascita e milanese d'adozione. Condivide su questo Blog contenuti, spunti e riflessioni sul marketing digitale. Tra i suoi progetti: Social Minds, co-fondatore del Social case history Forum, Autore di "Fare business con il Web" - Lupetti Editore.

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