Premessa
Come chi mi segue sa già, ho creato da qualche mese un nuovo sito dedicato al mondo di LinkedIn per le aziende, dal titolo “Linkedinforbusiness.it” dove abitualmente pubblico post su LinkedIn.
Quali sono i punti chiave che non puoi non considerare nell’ottimizzazione del tuo profilo? Ne abbiamo parlato ieri durante una sessione di approfondimento presso LinkedIn Italia. Marina Fantini, Direttore Marketing di LinkedIn Italia, ci ha illustrato quali sono i punti chiave più importanti da ottimizzare. Eccoli qui sotto:
1. Foto Professionale
Aggiungere una foto professionale rende 14 volte più probabile che il vostro Profilo sia visualizzato. Come scegliere la foto?
Dovrebbe riflettere come siete e apparite nella vita professionale. Se ogni mattino vi mettete giacca e cravatta per andare in ufficio, la vostra foto professionale dovrebbe mostrare come siete e vi vestite quando andate in ufficio. Se fate però l’animatore di un parco giochi o il dog trainer probabilmente sarete vestiti in maniera diversa.
Ciò che conta è che il Contesto in cui viene fatta la foto dovrebbe essere attinente o comunque scattata nel vostro luogo di lavoro.
2. Headline (Qualifica)
Hai 120 caratteri per personalizzare la tua qualifica. Specifica e spiega cosa fai, mostra la tua passione, descrivi il tuo valore aggiunto. Ciascuno di noi deve fare un’analisi per capire chi è e come vi volete porre verso l’esterno, ossia quale vuole essere il tuo posizionamento.
Le regole di base sono: essere autentici, essere distintivi, rendersi riconoscibili. Scrivere una buona qualifica richiede avere compreso ed essersi chiariti esattamente i nostri obiettivi e posizionamento su LinkedIn. Ci sono differenti approcci per scrivere una Qualifica speciale, non esiste una regola unica, dipende dalla professione che svolgi e dai tuoi obiettivi di posizionamento e personal branding. Ci sono vari stili, te ne segnalo due:
- Elenco delle tue competenze e specializzazioni, in base alle parole chiave per cui desideri essere trovato su LinkedIn. Puoi inserire elementi di formattazione come | per rendere più leggibili le differenti competenze ed esperienze.
- Scrivere una frase che spiega a chi atterra sul tuo profilo cosa tu puoi fare per lui (es. aiutare le persone a raggiungere i propri risultati…)
- un approccio misto tra i primi due: elenco di specializzazioni + breve frase finale che spiega cosa puoi fare per chi ti legge il profilo
Puoi anche non usare tutti i tuoi 120 caratteri a tua disposizione. Ecco un esempio di tipo 2 molto efficace.
3. Summary (Riepilogo)
E’ un campo opzionale ma di vitale importanza per il vostro posizionamento, per spiegare non solo chi siete e cosa l’avete fatto ma sopratutto per spiegare quali sono i vostri valori e perché le persone dovrebbero interagire con voi. Il riepilogo non è il riassunto del vostro percorso di carriera e delle vostre esperienza professionali precedenti, rivolgete invece lo sguardo al futuro e spiegate chi siete e cosa potete fare per il vostro interlocutore.
Secondo Marina, immaginate il riepilogo come la Cover letter, la lettera di accompagnamento che un tempo si includeva al CV cartaceo in cui si spiega le nostre motivazioni, il nostro intento e scopo professionale. Non focalizzarti solo su di te, ma scrivetela avendo in mente a chi volete proporvi e a voi.
Quanto dovrebbe essere lungo il vostro Riepilogo? Almeno 40 parole, potete naturalmente utilizzare tutti i 2000 caratteri disponibili.
Una raccomandazione finale: attenzione a non risultare ovvi e banali, utilizzate le parole chiave ma evitate le parole più abusate, le cosidette buzz-words (Passionate, results-driven etc.). In questo post di Forbes trovate le 10 buzzwords più abusate su LinkedIn e che dovreste evitare. Focalizzatevi piuttosto sui risultati di carriera (career accomplishments).
Suggerimento: nel Riepilogo puoi aggiungere link multimediali (immagini, video, presentazioni). In questo modo renderai il tuo Profilo più visual e accattivante.
4. Esperienze precedenti
Elenca e dettaglia la tua esperienza aattuale e quelle precedenti. Inserire e descrivere almeno una esperienza precedente rende il tuo profilo 12 volte più probabile se ho inserito almeno 1 esperienza precedente.
Non limitatevi a descrivere il vostro ruolo e attività svolte, ma cercate di spiegare il valore aggiunto, che senso aveva il vostro ruolo, quali sono gli elementi distintivi per ciascuna esperienza passata.
5. Endorsement (competenze)
Aggiungete le skill. Anche se riceviamo alcune conferme di competenze da parte di persone che non conosciamo e che non possono conoscere le nostre competenze, puoi fare pulizia e mettere in primo piano le competenze su cui desideri puntare. e togliere le skill che non ti riguardano.
Nel corso della tua vita professionale può darsi che tu voglia puntare su competenze differenti per cui verifica costantemente le competenze e le relative conferme. ì
6. Includi Esperienze di volontariato
E’ una sezione spesso trascurata ma a cui i selezionatori prestano attenzione. Da questi aspetti infatti è possibile rilevare il cosiddetto “Cultural fit”, i valori individuali, la disponibilità a partecipare a Cause, Associazioni di volontariato etc.
Quasi la metà degli hiring manager afferma di considerare questi aspetti.
La pratica delle Arti marziali può rappresentare un discriminante perché dimostrano un atteggiamento nei confronti della vita.
Conclusioni
Ottimizzare e rendere professionale il proprio Profilo su Linkedin è solo il primo passo ma necessario e indispensabile verso un percorso di utilizzo di LinkedIn in chiave professionale e business-driven.
Prossimi appuntamenti
Se ti interessa questo tema puoi iscriverti ad alcuni webinar gratuiti che terrò in maggio, in concomitanza con l’uscita del mio libro “come usare LinkedIn per il tuo business”. Ecco le date dei webinar:
- 5 maggio 2016 ore 18.00: Linkedin Business Webinar. con Enrico Giubertoni
- 12 maggio 2016 ore 15.00 LinkedIn Content Marketing Webinar, con Alessio Beltrami
- 19 maggio 2015 ore 15.00 LinkedIn Social selling Webinar, con Mirko Saini
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