Il SEO è cambiato
Ed io a dire il vero non mi sono aggiornato un granché e temo di essere rimasto ancorato ai vecchi clichè. Per questo motivo ho trovato illuminante il post pubblicato oggi da Neil Patel che elenca 7 passate tattiche SEO ormai obsolete.
Eccole qui sotto e grazie ancora a Nei Patel per il suo ottimo post. Ho solo modificato gli esempi.1
7 tattiche SEO obsolete
1. Tattica obsoleta: Più link significa un migliore ranking
Neil confuta questo principio con alcuni esempi. Con l’aggiornamento dell’algoritmo di Google Penguin infatti, asserisce Neil, conta sempre più l’autorevolezza e la rilevanza dei link entranti più che la loro quantità. Quindi:
2.Tattica obsoleta: il SEO è basato sullo scrivere contenuti ricchi di parole chiave
Era vero forse fino a 5 anni fa. Se vuoi primeggiare per una specifica KeyPhrase non devi abusarne nel testo; infatti Google è in grado di riconoscere sinonimi e comprendere i significato generale della frase, grazie al fatto che utilizza nell’algoritmo l’indicizzazione latente semantica. Il consiglio di Neil è quindi di focalizzarsi sull’utente e non sui motori; pensando alla leggibilità e alla qualità del testo per l’utente in realtà saremo premiati anche dall’algoritmo di indicizzazione di Google.
3. Tattica obsoleta: Il SEO è solo codice, link e contenuti
Non è più così ormai da tempo. Che ci piaccia o no conta anche il nostro seguito sociale, quanto i nostri contenuti sono commentati e condivisi sui social networks. Searchmetrics nel suo recente Ranking Factors 2014 parla della correlazione tra Ranking e Social signals. Potete leggere in questo post una sintesi dello studio di Searchmetrics.
Certamente la diffusione dei contenuti sui social network porta maggiore attenzione e
4, Tattica obsoleta: continuare a tracciare le classifiche
Neil dice che era una pratica comune per chi aveva un’Agenzia SEO quella di continuamente verificare il posizionamento organico per le parole chiave “più importanti” quelle che sono in testa alla coda lunga. Ebbene, secondo Neil, questa pratica è diventata obsoleta, dato che la maggiore parte del traffico arriva da parole chiave che stanno sulla coda lunga ( il volume di ricerca delle parole chiave in testa alla cosa cubano per meno dell’8%). Quindi anziché fissarti per aumentare il ranking delle parole chiave in testa, focalizzati sul traffico proveniente dalla coda lunga.
5. Tattica obsoleta: Più pagine significa più traffico
E’ vero? Risposta: dipende dalla qualità dei contenuti. Se i contenuti non sono di valore ciò, il grande numero di pagine pubblicate non contribuirà a migliorare il posizionamento. Addirittura avere tanto contenuto mediocre potrebbe essere controproducente e penalizzarti.
6. Tattica obsoleta: per avere un buon posizionamento occorre molto testo.
In merito alla lunghezza ideale di un contenuto online (sia esso un post, un tweet o un Facebook Post) vi invito a leggere un mio post recente. In realtà studi ci dicono è che i post sotto una certa lunghezza non sono ben considerati. Neil confuta questa tesi, portando l’esempio della crescita esponenziale di Upworthy e che come alcune pagine con pochissimo contenuto come questa, sui tatuaggi, abbia un ranking ottimo. Neil dice di non pensare solo al testo ma anche alle immagini e ai video, proprio come fa UpWorthy.
7. Tattica obsoleta: Un migliore posizionamento implica maggiore traffico
Questo è un grande luogo comune e concezione errata, afferma Neil. Un buon posizionamento significa che un nunero maggiore di persone vedranno il tuo contenuto sulle SERP ma non è detto che otterrai più click. Dipende se stati targettizzando le giuste parole chiave, e da altri fattori come la meta-description che diventa visibile come testo nello snippet. Quindi il posizionamento da solo non basta se non stai puntando alle giuste parole chiave e se non hai ottimizzato il click.through-rate. Puoi usare strumenti come Keyword planner tool per trovare le giuste parole chiave.
Un caso reale
il post mi ha incuriosito e mi sono detto: perché non analizzo il posizionamento di questo blog rispetto alla parola chiave “digital marketing” e “marketing digitale” per verificare la 1° tattica obsoleta.
1. Ranking attuale per “digital marketing”
Ho utilizzato la ricerca che nasconde i risultati privati. Ho chiesto anche a qualche mio amico di effettuare lo stesso tipo di ricerca.
2. Numero di Backlink verso il mio blog . Ho usato Opensiteexplorer.org
Utilizzo openpageexplorer.org perché mi permette di visualizzare anche altri elementi qualitativi dei link entranti.
Da notare che i miei primi 2 link con maggiore Domain authority (Slideshare e feedburner) applicano l’attributo no-follow.
Per avere la conferma di quanto asserito da Neil nella 1° tecnica obsoleta dovrei trovare un altro sito, con una posizione simile alla mia, ma con un numero di backlink notevolmente superiore al mio.
Sempre tramite OpensiteExplorer confronto i backlink di un altro sito, ai primi posti per “digital marketing”, una pagina della LUISS che promuove un corso di digital marketing e web communication.
vedete che i primi link entranti sono dello stesso dominio della LUISS.
Conclusioni
Provate a considerare questi 7 punti, suggerisce Neil Patel, e vedrete che nel giro di 30-60 giorni aumenterà il vostro traffico SEO. Provare per credere, mi verrebbe da dire :).
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