Sono di ritorno da Varese (un grazie a Luigi Grimaldi per il passaggio e la piacevole chiaccherata che abbiamo fatto) dove ho assistito a quasi tutto il l primo Forum su Enterprise 2.0; innanzitutto credo che in generale iniziative di questo tipo debbano essere accolte e seguite con grande attenzione, dato che rappresentano un modo non solo per conoscere e apprendere tematiche di cui si parla molto, ma molto spesso rimanendo ad un livello superficiale e puramente divulgativo, ma anche per condividere esperienze e case study a livello internazionale.
Di cosa si è parlato? Di tanti argomenti, a dire il vero, dall’ Enterprise 2.0 come nuovo paradigma organizzativo, agli impatti reali e potenziali sull’attuale struttura organizzativa (Change management 2.0?), ed al cambio di passo, di mentalità che questo richiede (molto interessante la presentazione di Dario de Judicibus proprio sul tema della necessaria perdita di controllo da parte delle aziende che decidono di delegare, di affidare ai propri dipendenti maggiore autonomia e responsabilizzazione); si è parlato di casi reali di costruzione (in eraltà è più corretto parlare di coltivazione di comunità di pratica) di Community online, di quali sono i fattori di successo legati alla coltivazione delle community (come motivare i membri di una community? Tramite quali leve? Quali sono i punti di forza e di attenzione? Come rendere democratica una community? Come dare voce alle persone? Come valorizzare i contenuti? Si chiede David Terrair, di WordFrame e Dedicated to Customer con cui ho avuto il piacere di fare 4 chiacchere davanti ad un cappuccino, di cui pubblico in questo post il suo intervento?), fino a cosa sono e come possono essere utilizzate ed analizzate le reti sociali (La Social Network analysis, disciplina certamente non nuova, acquisisce nuova linfa ed interesse in ottica di identifcare le relazioni ed il loro valore dentro e fuori i confini aziendali – di questo ci ha parlato Laurence Lock Lee di Optimice), di come ormai non abbia più senso utilizzare l’email come strumento di lavoro in azienda, soppiantata da strumenti molto più efficaci (I Wiki ed i Blog permettono di lavorare insieme alla costruzione di un documento, una presentazione, ma anche la definizione dell’agenda di una riunione – come ci spiega Luis Suarez di IBM ed autore di ELSUA nel suo inglese perfetto e spumeggiante); sui wiki ci ha parlato diffusamente Stewart Mader di Atlassian, wiki evangelist, autore di WikiPatterns e blogger ). Molto interessante la tvola rotonda che ha visto coinvolte BTICINO, LAGO e VODAFONE (e di cui vi parlerò in dettaglio in un prossimo post).
Per finire una considerazione che è emersa sia tra i relatori sia nel dietro le quinte; la mancanza di una casistica aziendale ricca e consolidata (storie e2.0 di successo, case history documentate con numeri e KPI..) forse è una delle cause principali che frena l’adozione del paradigma 2.0 applicato alle imprese..
Ho provato a registrare alcuni degli interventi, e trovate qui e nei prossimi post alcune di queste registrazioni.
In Conclusione una giornata per me positiva, ho conosciuto persone del calibro di David e Luis, ho rivisto con piacere amici come Emanuele Quintarelli e Luigi Grimaldi, e sicuramente ho ricevuto molti spunti e stimoli per andare avanti su questo terreno ancora per molti versi inesplorato.
UPDATE: Presentazione di David Terrair, pubblicata da Enterprise 2.0 International Forum
Complimenti per il post!
Esiste qualche video/testimonianza dell’intervento di Mader? Sono un suo grande estimatore nonchè un fortunato utilizzatore del “suo” Confluence …
Ciao Stefano, sì dovrei avere un pezzo della registrazione audio dell’intervento di Stewart (mi sono acquistato Wiki for education) e sto aspettando di ricevere WikiPatterns. Che mi dici di Confluence? Quale versione stai utilizzando, una di quelle a pagamento? Mi piacerebbe acquistarla per un paio di progetti per formazione interna.