Sto leggendo un post dell’esimio Jay Baer sul recente annuncio di Twitter di arricchire e perfezionare la targetizzazione su Twitter mediante un programma di retargeting, denominato tailored audiences (leggi qui un post di techcrunch). Leggo e traduco:
Con Tailoerd Audiences è possible targettizzare gli utenti Twitter basandosi sulle loro azioni sul web utilizzando una tecnica chiamata cookie-mapping attraverso la quale partner pubblicitari trasferiscono una serie di info aggregate sugli utenti a Twitter
Ciò permetterà ai Marketing Manager di disporre un’arma in più per le proprie campagne; quello che si legge nel post è che non si deve reinventare la ruota ma il programma funziona con soluzioni esistenti di site retargeting, come Chango.
In tal modo si può garantire un livello di attenzione superiore, considerando anche che è possibile aggiungere la variabile tempo (quanto tempo è passato dall’ultima interazione) tra i criteri di segmentazione.
Alcuni modalità di utilizzo:
- salutare e ringraziare con un tweet un cliente
- rispondere ad una domanda coinvolgente di un prospect
- stimolare l’interazione con un utente che non ha completato il processo di acquisto online sul tuo sito
- inviare un tweet a utenti che hanno effettuato una ricerca su Google, Bing, Yahoo, con parole chiave contenenti o afferenti al tuo brand e prodotti
Insomma per gli amanti del retargeting, si apre uno scenario assolutamente interessante. Sul sito di Chango, trovate un ottimo manuale su come coniugare i tailored audiences con altri programmi di retargeting, come quelli forniti da Chango.
Vi ricordo il mio corso su Twitter for business in programma il prossimo 14 febbraio. Perché con e di Twitter ci si può anche innamorare..
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