Bellissimo video che riprende e spiega la teoria sull'Information Gap descritta da George Lowenstien;
Immagina di essere un pentagono; se ti imbatterai in un esagono, un oggetto simile a te ne capirai la forma e lo potrai ricondurre al tuo archetipo di pentagono; dopo tutto cos'è un esagono se non un pentagono con 6 lati? In questo caso il Gap informativo è molto ridotto, anche se la consoscenza che ne ricaverai dall'incontro con un tuo simile-quasi-identico non è forse così entusiasmante e significativa.
Supponi ora di incontrare un poligono generico, ecco in questo caso lo sforzo cognitivo per coprire questo gap informativo-concettule può essere non così facile da colmare e questo gap può generare disinteresse, paura, allontanamento; è la paura dell'ignoto, dell'oscuro, del diverso da te; e così il nostro poligono non desidera conoscere il poligono che si trova davanti, ossia un nuovo prodotto e servizio che non riusciamo a comprenderne l'originalità, lo scopo, l'utilità..
Immaginiamo ora che il nostro poligono incontri un piccolo cerchietto; è come un pentagonino solo con gli angoli smussati tanto da diventare lisci e a creare una figura senza spigoli; è qualcosa di non così geometricamente diverso ma in realtà è qualcosa di originale che ispira curiosità; si tratta in questo caso di un gap di media entità, non troppo ristretto (il pentagono rispetto all'esagono) nè troppo esteso (il pentagono rispetto ad un dodecaedro). Questo gap informativo di media entità dovrebbe essere ricercato e perseguito dagli innovatori, progettisti, marketer; molto spesso invece il gap informativo proposto e promosso è della dimensione sbagliata, troppo piccolo o troppo grande. La teoria del gap informativo è applicata nel mondo della ricrca e delle aziende per aiutare a prendere delle decisioni. E voi che ne pensate? Ci pensate all'information Gap quando progettate i vostri nuovi prodotti e servizi o le vostre campagne?
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