Premessa
“Dobbiamo rifare il sito!”. La frase perentoria scandita dal Mega Direttore Galattico risuona nell’aria e lascia tutti di sale. Nessuna replica. Cosa fare? Da dove iniziare? Per non uscire dalla propria Comfort zone il primo pensiero va all’attuale Web Agency che ci aveva fatto il nostro attuale sito, 3 anni fa.
I più giovani, arditi e coraggiosi stanno pensando di fare una ricerca su Internet, i più ardimentosi vanno su ThemeForest e parlano di rifarsi da soli il sito, in casa; dopotutto Low budget non significa Low Value, anzi.. vanno predicando.
2 approcci a confronto
In realtà ci sono 2 approcci per il redesign del sito: evolutivo o rivoluzionario.
Io voto per il primo; in termini tecnici di parla di Evolutionary Site Redesign quando si cerca di non buttare via tutto (il famoso bambino con l’acqua sporca) ma di esaminare e identificare gli attuali punti deboli, le aree di miglioramento, le pagine meno performanti del nostro sito, e mano a mano revisionare tutto il sito, senza però raderlo al suolo.
Non mi sto riferendo alle problematiche tipiche de SEO , ossia come salvaguardare il Search ranking organico fantasticamente e faticosamente conquistato, quanto alle tecniche di conversion rate optimization.
Ammesso di aver sposato l’approccio evolutivo e di voler procedere all’aggiornamento graduale del sito, la domanda cruciale è: ” Esiste un metodo scientifico che mi indica come prioritizzare i test e gli interventi di miglioramento?”.
Risposta: Esiste.
Su quali pagine intervenire prima
E ora qualche indicazione su come procedere:
- Visualizza i dati a livello di Template. I dati di web analytics sono il primo punto dove guardare. Analizza i dati a livello di layout, di template o categoria simile (es. tutte le pagine del catalogo che usano lo stesso layout, oppure tutte le News relative ad un determinato argomento). Non è detto che la Home page sia quindi il punto da cui partire per l’ottimizzazione della conversione. Se usi Google Analytics (e probabilmente sei tra questi) vai su: Contenuti > Pagine di destinazione.
- Identifica le pagine di destinazione più visitate a livello di template, puoi usare il filtro di ricerca per raggruppare tutte le pagine di una categoria
- In base alla struttura del sito può aver senso testare non una singola pagina ma testare le categorie di pagine che sono più ricorrenti all’interno delle Top landing page. Puoi utilizzare un filtro di ricerca (es. categorie di prodotto o tipologia di post) per raggruppare tutte le pagine di destinazione con lo stesso template.
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ci possono essere fattori politici o altri ostacoli che renderà difficile modificare la Home page.
- Identifica le pagine con maggiore potenziale di miglioramento. Tra le landing page a più elevata frequenza di rimbalzo, applica dei criteri di giudizio o tieni conto di feedback, user test o sondaggi per identificare quelle a più alta priorità
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Vai su Contenuti > tutte le pagine e ordina le pagine in base alla % di uscita ma con un livello minimo di accessi superiore ad un certo valore.
- Applica un filtro che consideri solo le pagine con numero di pagine uniche superiori alla media delle visualizzazioni uniche dei pagina.
- Analizza le pagine che fanno parte del tuo Funnel di vendita. Per esempio le pagine che seguono il percorso di iscrizione ad una newsletter. Puoi scoprire che solo una piccola percentuale completa il percorso ed effettivamente converte.
- effettua dei test di usabilità; ti permettono di capire dove si inceppano i visitatori durante il loro funnel di conversione. Se sono troppo cari o dispendiosi valuta alternative più ragionevoli come www.usertesting.com, oppure trymyui.com
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