Premessa
Non ho niente contro Gervinho, anzi; Gervinho è un giocatore che amo particolarmente per il suo modo di giocare e di prendere le cose (per quanto possa intuire da un personaggio pubblico che non conosco personalmente) e mi piacerebbe che giocasse per la mia squadra del cuore, la Fiorentina.
Premesso questo, prendo spunto dall’episodio di domenica scorsa, quando Gervinho ha perso la fascia ferma-treccine e ha mostrato al mondo che ha un problema di capelli. Che poi magari per lui non è un problema, ma non sta qui il punto.
Aldilà del buzz generato e dei commenti che questo episodio ha scatenato sul web e sui Social Media, e riprese naturalmente dai principali quotidiani online, mi sono venute in mente le parole e alcuni esempi fortunati di newsjacking mostrati da David Meerman Scott durante il suo MasterClass l’anno scorso a Milano.
Google Trends
Ecco il picco di conversazioni su “Gervinho hair” intercettato da Google Trends:
Le ricerche correlate che mostrano un’impennata per le seguenti parole chiave:
e i risultati di ricerca per “gervinho hair problem” dell’ultima settimana.
Ecco alcuni dei tweet pubblicati a partire da domenica:
Cos’è il newsjacking – alcuni esempi
In poche parole il newsjacking di una “tecnica” di real-time marketing che consiste nel cavalcare un evento, una notizia, un episodio non programmato per trarne spunto per una campagna basata sulla pubblicazione contenuto branded come un post o un’immagine pubblicata su Facebook oppure un post che faccia riferimento a tale episodio. Forse il caso più famoso di newsjacking è quello di Oreo durante la notte della finale del SuperBowl quando il team di Oreo ha colto l’attimo “senza luce” dello Stadio per dare grande luminosità e visibilità al suo prodotto. Qui qui sotto potete vedere una foto.
Ecco un altro esempio, accaduto sempre al SuperBowl, questa volta è stato il team di Tide quello più pronto a cogliere l’attimo.
Un altro esempio di successo è la campagna lanciata da Nestlè sul KitKat in occasione dell’impresa di Felix Baumgartner, peraltro sponsorizzata da un altro megabrand.
In questo post di ContentMarketing Institute trovate 5 casi di come i Brand hanno saputo cavalcare la notizia o l’avvenimento a proprio vantaggio. Per chi desidera approfondire, rimando al libro scritto dallo stesso David Meerman Scott proprio sul newsjacking.
La mia domanda
Ora mi sono chiesto se alcuni Brand produttori di rimedi per capelli, calvizie, alopecia avessero colto in qualche modo questo episodio e se sì come; perché attenzione, il rischio del newsjacking è per un brand quello di farsi un enorme autogoal, per rimanere in territorio calcistico.
Ho scoperto che ci sono stati alcune aziende o Istituti che non ora ma mesi fa avevano già parlato dei capelli di Gervinho, basta fare una ricerca su Google per “Gervinho hair” per trovarle.
Mi sono immaginato una catena famosa di parrucchieri che invitasse Gervinho con una petizione popolare Hashtag-driven a cambiare hair-style e a passare alle forbici. Su questo forum leggete un’attenta spiegazione su perché la pettinatura a treccine di Gervinho favorisca l’alopecia
Le regole da rispettare
Ma il newsjacking può rivelarsi per le aziende un’arma a doppio taglio; Il rischio infatti di offendere qualcuno, un’opinione, una fede (il calcio lo è) è infatti molto elevato.
Per non parlare delle aziende che, probabilmente mal consigliate, hanno lanciato in passato campagne di real-time marketing assolutamente inopportune e di cattivo gusto, su recenti eventi come il terremoto in Emilia. Ci sono delle regole da rispettare, e la prima regola è il rispetto e un po’ di buon senso.
Siete pronti al real time marketing?
Quali aziende italiane hanno elaborato campagne efficaci basate sul real-time marketing e sul newsjacking?
Quali vi ricordate maggiormente?
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