Ho avuto l’opportunità di tenere alcuni corsi su Web 2.0 e Social Network per Best Western Italia ed ho scoperto così un mondo molto interessante e per me tutto sommato sconosciuto, quello degli Albergatori affiliati al Brand Best Western;
“Vedi Leo, – mi raccontava Gabriella – una degli albergatori che ho incontrato ieri a Bologna, all’albergo dove si è svolto ieri il Corso – in un certo senso l’arrivo delle grandi catene alberghiere sono state una benedizione, ci hannno permesso di crescere e far crescere un categoria ed un settore, formato per più del 90% da albergatori indipendenti, ancora legato a logiche e comportamenti basati sulla tradizione familiare, imponendoci un approccio al marketing turistico non più artigianale e improvvisato ma basato su pratiche e metodologie consolidate e soprattutto condivise a livello globale.. questa è la forza dell’organizzazione di una struttura e di un Brand come quello di Best Western che può investire in comunicazione, marketing ma anche in formazione per i suoi associati..”
Confesso che non sono un esperto di marketing turistico anche se per affrontare questi corsi mi sono un poì documentato, sopratutto per quanto riguarda la realtà del travel e del turismo online, e ho avuto molte conferme e qualche sorpresa;
Tra le prime ‘ incredibile importanza del Web per le decisioni d’acquisto (di prenotazione) per un albergo.. che l’accoglienza non inizia al banco della reception ma molto prima, nella disponibilità, reputazione, empatia che l’albergo riesce a creare in rete, sia tramite la propria presenza web sia, e sempre di più, in base a come, cosa, quanto, chi e per quale motivo si parla in rete di lui..
un tema caldissimo e molto sentito è certamente l’influenza che hanno le recensioni come quelle presenti su Tripadvisor nella fase di esplorazione del viaggiatore online, prima di arrivare a prenotare online su una delle OTA (Online Travel Agency) o sul sito web dell’albergo o della catena alberghiera.
Come si pongono gli albergatori che ho incontrato rispetto ai Social media? Utilizzando il profilo social-tecnografico di Forrester come scala di valore, ho scoperto che è difficile incasellarli in un unico segmento; certamente gran parte di essi sono attenti spettatori, molti sono socievoli (conoscono ed usano Facebook, twitter invece molto meno, è sconosciuto alla gran parte..), solo alcuni sono creatori (hanno creato un Blog, una pagina su Facebook oppure un canale su Youtube), tutti però si sono dimostrati attenti e consapevoli dell’importanza di dedicare tempo e risorse del loro Staff a seguire queste attività e a partecipare alla conversazioni; Proprio per questo ci siamo focalizzati sull’analisi delle recensioni e il monitoraggio delle conversazioni, che comunque rappresentano un punto di partenza fondamentale per ciascuna analisi preliminare.
La sorpresa per me più grande è stata quella di scoprire quanti e quali iniziative, non solo in ambito formazione, stia portando avanti Best Western Italia, dalle campagne di social advertising su Zooppa, ai video virali anche su Facebook, ad iniziative Social (come il Blog Whatyoulove, la presenza su Facebook e Twitter, e il canale Video su Youtube), o attività di digital PR, oltre che le classiche attività di web marketing (display Ad. , SEM, email) così importanti e per un settore come quello alberghiero.
Ciao Leonardo
Bellissimo articolo, complimenti!
Sono parole sante quelle dell’albergatrice Gabriella, il sistema turistico italiano è formato per una grandissima maggioranza da imprese medio/piccole, di conseguenza il settore si trova “penalizzato” di fronte a varie “situazioni”.
Ciò non è una giustificazione per ciò che io definisco “congelamento” mentale dell’operatore turistico medio italiano: ancora abituato a comunicare come 30/40 anni fa.
I tempi cambiano, i turisti cambiano e l’operatore turistico NO.
E’ stato un piacere condividere questo mio sfogo nel tuo blog.
a presto
Ciao Alessio, grazie dei complimenti e del tuo contributo; io ho partecipato al Web marketing Event a Rimini alcuni mesi fa, credo che vi sia una grande fame e interesse verso il Web e le opportunità che questo può offrire anche se, come dici tu, ancora forse la stragrande maggioranza è rimasta ad concetti e pratiche di comunicazione dei propri padri..