Lo scorso week-end ho incontrato la seconda classe del Master in Social media marketing dello IULM; è sempre interessante osservare i comportamenti e le reazioni che suscita un Laboratorio come quello sulla Google Analytics; uno dei punti più critici di tutto il percorso è la tipologia e qualità dei siti web oggetto dell’analisi; infatti molto spesso i siti non sono propriamente dei “casi di scuola”, e molto spesso non sono stati configurati; gli errori più comuni, tutti rimediabili andando su Impostazioni Profilo (da Amministrazione)
– mancata sincronizzazione con Account AdWords
– non sono stati definiti gli Obiettivi in Google Analytics (e non stati valorizzati gli obiettivi)
– il sito non è stato dichiarato come sito di ecommerce (anche se lo è)
– mancata configurazione del motore di ricerca interno al sito
– non sono stati definiti i filtri (nemmeno quelli predefiniti)
Superati gli scogli della configurazione iniziale i vari Gruppi hanno veleggiato abbastanza sicuri in mare aperto 🙂
Ecco qui uno dei moduli proposti; l’obiettivo è svolgere una prima analisi del sito rispondendo a 4 apparentemente semplici domande;
1. Quanti visitatori giungono al tuo sito (andamento sul medio-lungo periodo); qual è la % delle nuove visite? Quante sono le visite per visitatore?
2. Da quali canali pronvengono i visitatori? Quali sono le fonti di traffico più performanti? Come interpretare la distribuzione macro?
3. Quali sono le parole chiave che portano un traffico organico qualificato e di valore (con alti tassi di completamento obiettivo)?
4. Che cosa fanno realmente i visitatori sul vostro sito? Quali pagine guardano, a quali pagine atterrano (pagine di destinazione), da quali pagine escono, quali pagine visitano di più e che percorso fanno all’interno del sito (micro-conversioni per sito di ecommerce).
il vero punto è passare dalla raccolta dei dati e analisi alla loro interpretazione (diagnosi, l’orgine delle cause); in pratica da: COSA SUCCEDE AL PERCHE’ SUCCEDE..
Ecco l’esercitazione:
Lascia un commento