Un breve postino giusto per mettere in fila alcuni spunti maturati oggi durante la prima sessione interattiva con gli studenti del Master in Social Media marketing dello IULM;
– la configurazione di un Account di Google Analytics e la creazione di uno o più profili da monitorare è un’attività critica; ne ho avuto la conferma eseguendo tutta una serie di passi con gli studenti… Ecco alcune delle domande per ciascun step:
Attivazione dell’account di Google Analytics e configurazione di un primo profilo:
– cosa significa e come si fa ad identificare la default page? Cosa succede se non viene valorizzata?
– quali sono i parametri delle query che ha senso escludere? Nel mio caso quale escluderesti?
– perché in questo caso non è stato attivato il tracking del motore di ricerca interno al sito?
– come si identificano i parametri per identificare la frase di ricerca?
Creazione di più profili:
– ora che ho creato il nuovo Profilo, come mai non ci sono i dati? Quanto tempo ci vuole prima che vengano visualizzati?
– come faccio a aggiungere nuovi utenti al mio Profilo?
Creazione di Filtri
– Cosa signifca pattern del filtro? Sulla pagina non c’è alcuna indicazione o esempio di cosa inserire 🙁
– Come si usa il filtro predefinito relativo al dominio? Quale può essere la sua utilità?
– se desidero creare un flitro che consideri solo il traffico pronveniente da Milano, cosa devo mettere: Milano o Milan? Come faccio ad avere conferma? Mi devo fidare di come viene chiamata la città nella Map Overlay?
– come faccio a conoscere il range degli indirizzi IP del mio dominio aziendale in modo da poter escludere il traffico generato dai dipendenti interni?
– come funzionano le espressioni regolari? Come posso creare un Filtro che includa solo il traffico proveniente da alcune regioni d’Italia? Basta solo un Filtro oppure occorre una serie di Filtri?
Un punto critico emerso è che non è facile capire quanto sia vitale l’ordinamento dei Filtri; invece a tutti è stato molto chiaro la necessità di prevedere opportune combinazioni e accoppiate di Profili e Filtri, per permettere “viste” differenti a utenti con esigenze differenti.
Creazione e Impostazione degli Obiettivi e canalizzazione:
– si possono creare 2 obiettivi uguali ma con canalizzazioni differenti?
– posso creare come obiettivo il download di un documento PDF o il click su un link esterno?
– come posso valorizzare il campo “Valore obiettivo”?
– come posso stimare un obiettivo ragionevole per il tempo sul sito quando ho appena creato un Profilo e non conosco lo storico?
– come posso capire se un tasso di conversione del 10% per la mia iscrizione alla newsletter è un obiettivo ragionevole o no?
– quando ha senso rendere obbligatorio il primo step per il mio obiettivo? E se la conversione non passa da quello step obbligatorio viene tracciata comunque?
Qui devo dire che forse ho creato un po’ di confusione con l’esercitazione che prevedeva un’analisi prima a tavolino degli obiettivi del sito e la loro traduzione in metriche SMART… per cui poi alcuni studenti hanno creduto di poter creare direttamente su GA obiettivi del tipo:
– incrementare del 10% il traffico proveniente da Facebook, impostandolo come Obiettivo..certamente ci si può arrivare ma la strada maestra non è quella dell’obiettivo…
Pubblico qui sotto una parte delle slide di stamattina che toccano questa prima parte, dall’attivazione di un’istanza per Google Analytics, alla creazione di 1 o più profili, fino alla creazione di Filtri e impostazione obiettivi.
Non abbiamo approfondito il tema dei siti di e-commerce, dato che non avevamo a disposizione nessun sito di questo tipo..
Il libro di copertina è proprio “Google Analytics” di Justin Cutroni da cui ho tratto molte delle indicazioni di cui ho parlato stamattina agli studenti.
Domani parleremo di metriche, KPI e Cruscotti.. oltre che di molto altro..
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