Come promesso, ecco in anteprima una piccola parte dell’intervista fatta a Francesco d’Orazio, Fondatore di ZZUB.
Intervista a Francesco D’Orazio – Fondatore di Zubb.it
ZZUB coniuga due elementi molto interessanti, affini al tema del crowdsourcing: il buzz orizzontale, basato sul passa-parola, e il social networking…. ZZUB, leggiamo dal sito, è ” una community di consumatori consapevoli, appassionati e attivi (ZZUBBERS) che amano essere informati ed informare senza intermediari, che vogliono avere un rapporto diretto con i brand, scoprire e provare nuovi prodotti e servizi (spesso prima del lancio sul mercato) e condividere volontariamente informazioni, esperienze ed opinioni con i brand e con gli amici, off line e online”
Domanda: Francesco, uno dei leit motif del libro è la forza dirompente del crowdsourcing e della collaborazione di massa; su questo impianto come si colloca ZZUB?
Risposta: L’idea del crowdsourcing ha preso molte forme diverse, a seconda del settore su cui il fenomeno ha impattato rivoluzionandolo, dall’educazione, alla creatività all’entertainment. ZZUB è in questo senso la declinazione del crowdsourcing nel marketing. In un documentario sulla pubblicità che ho visto recentemente su BBC4, The Rise and Fall of the Ad Man, l’intervistatore si chiedeva quali fossero oggi gli eredi dei pubblicitari storici che hanno fatto l’industria della pubblicità negli anni dello splendore, fondamentalmente dai Sessanta alla fine degli Ottanta… e la risposta è: non ci sonoMolto semplicemente, oggi non c’è un nuovo Saatchi.
La creatività e i mezzi per esprimerla e veicolarla su larga scala sono a disposizione di milioni di persone. Piuttosto che passare attraverso una sola mente e un solo messaggio, la comunicazione oggi parte e si diffonde attraverso una rete di milioni di persone, più o meno creative, ma comunque in grado di riscrivere e tradurre quell’unico messaggio in migliaia di messaggi diversi cuciti addosso a migliaia di altrettante nicchie e relativi pubblici. Una creatività distribuita che è la risposta più efficace, e l’unica sensata oggi, al mercato frammentato della long tail. Tanti messaggi per tanti pubblici, e non c’è mente singola che possa competere con la creatività distribuita del crowdsourcing nel marketing.
Stiamo attraversando una fase epocale di distruzione creativa legata soprattutto al cambiamento radicale dell’ambiente mediale e sociale avviato dalla Rete. Se a questo aggiungiamo il crollo del sistema economico che sosteneva il mercato pubblicitario, l’inflazione dei canali e dei messaggi pubblicitari e la conseguente schermatura del pubblico che è stanco della comunicazione promozionale, il ritorno al passaparola assume i tratti di una svolta inevitabile, sia dal punto di vista del pubblico, sia da quello del marketing…
Brano tratto dall’intervista pubblicata su “Noi è meglio” – ETAS, disponibile a giorni in libreria.
ZZUB ha compiuto un anno di vita e attualmente ha lanciato una campagna in cui puoi esprimere cio che ami e cio che odi, cio che vorresti e cio che non vorresti…
Tutte le critiche e i consigli sono ben accetti perche’ ZZUB ha davvero intenzione di crescere
Sono iscritta da più di un anno a Zzub e vi consiglio caldamente la comunity e la nuova campagna su come migliorare ZZub!
“Zzub si migliora grazie agli Zzubbers!” vuole far si che siano gli stessi utenti a migliorare ZZub proponendo cosa vorrebbero trovare su Zzub e come vorrebbero le sue campagne.
Vi consiglio caldamente di iscriversi se ancora no siete iscritti per partecipare al beta-Zzub di Zzub!
Buon Zzub a tutti!