Premessa
Sto conducendo un Benchmark su alcuni canali YouTube sia italiani sia internazionali. Della metodologia utilizzata e dei differenti punti di vista e di osservazione per effettuare un benchmarking ne ho parlato in un mio post precedente. Obiettivo di questo post è dare alcuni consigli in ottica Video SEO, ossa per fare emergere i nostri video all’interno della miriade, continuamente crescente, dei video presenti su YouTube
Alcuni dati di fatto:
- il motore di ricerca di YouTube è il 2° motore di ricerca online, preceduto solo da Google
- ogni minuto vengono caricati sul sito più di 100 ore di video
Un modus operandi
Come di fatto emergere dalla folla? Come accade per la SEO propongo di considerare 2 dimensioni:
- possiamo lavorare sull’ottimizzazione del video in sè curando tutti gli elementi inerenti al video (Titolo, descrizione, annotazioni, trascrizioni, etc.)
- possiamo migliorare fattori esterni (Off-video SEO Optimization) che intervengono come i segnali esterni
Come funziona l’algoritmo di YouTube?
Bella domanda. L’algoritmo di ranking di YouTube tiene conto di dozzine di fattori. Ecco un’infografica che visivamente elenca e pesa i differenti fattori come:
- keyword relevance: titolo, parole chiave, descrizione, annotazioni, trascrizioni, tags
- Video Quality: l’algoritmo privilegia i video ad alta qualità
- Age /refreshness: sono privilegiati i video più recenti
- Channel strength: a sua volta dipende da Trust e Authority
- Sharing: condivisioni sui social network
- Audience retention: % assoluta e relativa di completezza nella visualizzazione
- Reactions: Commenti, pollice su e pollice, giù, inserimento nelle playlist o nei preferiti
- N° views
Quindi in sintesi:
YT privilegia video recenti, ottimizzati per le parole chiave oggetto della ricerca, e che gli Youtubers amano vedere – il più possibile a lungo – commentare, condividere, aggiungere tra i loro preferiti.
A parità di volume di views sono privilegiati i video con migliore percentuale di visualizzazione (la metrica di YouTube è la cosidetta Audience retention).
Prima di partire
1. usa strumenti come Google Display Keyword planner Google trends per identificare le parole chiave su cui puntare. Tra le alternative guarda Keywordtool.io. Leggi questo post di ReelSEO che cita alcune valide alternative per la ricerca delle parole chiave: Google Trends, YouTube Trends.
2. inserisci le parole chiave nel titolo, nella descrizione, nei Tag
3. inserisci le annotazioni e agggiungi anche qui le parole chiave
4. Aggiungi una trascrizione del video in altre lingue
Alcuni suggerimenti dagli esperti
Riprendo qui alcuni punti tratti da un Post di Brian Dean su SearchEngineWatch.
1. Scrivi titoli e descrizione del video molto lunghi. Google e YT ancora non sono in grado di ascoltare e vedere i tuoi video. Si basano sul testo che trovano attorno al video. Sopratutto usa il campo descrizione per dare maggiori info possibili, naturalmente corredate da parole chiave. Brian cita un suo video su SEO Strategy 2014 che grazie anche alla descrizione del video molto lunga si è posizionato quasi subito tra le prime posizioni.
2. Verifica se ci sono già dei video nelle SERP per le parole chiavi a cui stai puntando. E’ bene puntare su quelle parole chiave che non solo ti consentono un buon ranking su YouTube ma anche una buona visibilità su Google. Google considera alcune parole chiave come “video Keywords” e per queste privilegia i contenuti video. Se le tue parole chiave sono delle video keywords più facilmente i tuoi video verranno mostrate in alto nelle SERP di Google.
3. Ottieni maggiori views da Community di settore come LinkedIn e Quora. L’algoritmo di YouTube considera sia la quantità che la qualità delle visualizzazioni. Pubblica in gruppi di settore e in discussioni su Quora link ai tuoi video utili per la discussione. Trova su Quora per esempio alcune domande a cui il tuo video può fornire una risposta.
4. Chiedi alla fine del video alle persone di iscriversi al canale, di votare e di commentare. Dato che l’algoritmo di YouTube non si base sui backlink tiene molto conto dell’esperienza dell’utente online. Se appena dopo aver visualizzato il video l’utente si iscrive al canale, questo è un grande segnale di apprezzamento. Un po’ meno forte è il like.
5. Crea playlist ricche di parole chiave. Non lasciare in disordine i tuoi video, trova dei criteri di aggregazione. Le playlist favoriscono l’incremento del Watch time che su YouTube è l’equivalente duale della frequenza di rimbalzo. Quanto più a lungo gli utenti rimangono sulla Playlist quanto più YouTube considera il tuo canale (Audience retention, Authority). Inoltre descrivi e arricchisci la tua playlist con le parole chiave opportune.
Conclusioni
Uno dei punti chiaramente emersi dallo Studio che sto completando è davvero come sopratutto grandi Brand siano carenti nella definizione di una strategia di marketing su YouTube, spesso considerato un mero repository, un sito di video-hosting, perdendo così di vista gli altri 2 dimensioni fondamental, ossia la dimensione sociale e quella di business.
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