Come vi dicevo, sto leggendo in questi giorni “The Science of Marketing“, di cui vi ho accennato nella sezione Libri, da poco inaugurata;
Prima di entrare davvero nel merito sulle scoperte e Best practice, frutto della Ricerca e dell’analisi dei dati da parte di Dan Zarrella, ecco alcuni princìpi base e ispiratori della metodologia applicata e della direzione in cui sta andando un marketing scientifico e data-driven:
– basa la tua azione su test ed esperimenti scientifici, non affidarti a consigli generici, luoghi comuni, non provati e non testati
– ci sono alcuni fenomeni che sono contro-intuitivi; obiettivo del marketing manager è non cadere in queste trappole..
– un luogo comune è che il marketing B2b sia più noioso e pedante e che solo il marketing b2c sia cool e divertente; le persone che si occupano di business e che sono decisori d’acquisto per la propria azienda sono sempre persone e come tali non amano leggere cose noiose.. ma di rilievo
– le differenze tra B2c e B2b sfumano, le differenze reali sono tra smart marketing, il marketing che funziona e marketing che non funziona.. (cit. Dan Zarrella, the science of Marketing)
– per esempio: l’ ora e il giorno migliore per ottenere engagement non è quando ci sono tutti ma sono occupati a lavorare o a leggere (grande competizione, eccesso di informazione) ma durante i week-end
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