Premessa
Alcuni mesi fa Guido Di Fraia, ideatore e Direttore scientifico dell’Executive Master IULM in social media marketing, mi ha chiesto di collaborare alla stesura del libro su Social media marketing, naturale continuazione del Manuale in social media marketing pubblicato da Hoepli nel 2011. A differenza del libro precedente, questo si basa su una tecnica narrativa differente, basata sulla descrizione di casi prototipici aziendali. Concretamente sono stati descritti, da autori diversi, 4 casi “fittizi” aziendali, considerando le 4 possibili combinazioni ottenute incrociando la dimensione aziendale (Piccola-media o grande azienda) con il mercato cui si rivolge (Business to business o business to consumer).
Ho accolto con entusiasmo la proposta e ho contribuito alla redazione del libro scrivendo 2 capitoli:
- caso studio B2B per grande azienda
- Caso studio B2C per grande azienda
Gli altri 2 capitoli sono relativi a:
- caso studio B2B per piccola-media azienda, scritto da Patrizia Re con la collaborazione di Andrea Testa
- Caso studio B2C per piccola-media azienda, scritto da Gianluca Diegoli con la collaborazione di Andrea Testa e Marco Massara
Il libro
Il libro si intitola Social media marketing, strategie e tecniche per aziende B2B e B2c e oltre ai 4 capitoli dedicati al racconto di iniziative e progetti di social media marketing (in senso lato) inerenti alle 4 situazioni tipo, prendendo a pretesto il caso non reale ma verosimile, nel libro trovate altri capitoli, come
- contenuti e storytelling scritti da Guido Di Fraia
- il processo strategico di marketing, scritto da Miriam Bertoli
- misurazione e metriche scritto da Sasha Monotti Graziadei
Questione di metodo
Perché vi consiglio di leggere questo libro? Sarebbe banale e semplicistico, e anche poco elegante dirvi perché sono tra i coautori del libro; in realtà credo che, nonostante le difficoltà e l’ardua sfida affrontata dagli editori di omogeneizzare, rendere coerente, fruibile un contenuto scritto da molte teste, il prodotto finale sia assolutamente valido e che la diversità di vedute e approcci proposti dagli autori sia in realtà un pregio, una ricchezza.
Conclusioni
Credo di sposare le conclusioni di Guido: quello che conta, in molti campi della scienza, anche applicata, è seguire, adottare un metodo, e anche la pratica del marketing non può prescindere dai suoi fondamenti metodologici, aldilà di tutte le mode e tattiche che si possono susseguire nel tempo. Riporto qui sotto, sotto forma di tweet le conclusioni di Guido Di Fraia:
- Non esiste il marketing digitale, esiste solo il marketing
- Bisogna partire dagli obiettivi
- Ogni obiettivo va tradotto in forma operativa e agganciato a una metrica che lo renda quantificabile
- l’ascolto dei canali digitali è un’attività fondamentale per qualsiasi tipo di business
- L’efficacia delle nostre attività di marketing e comunicazione digitale passa dalla qualità dei contenuti
- La produzione dei contenuti editoriali per i canali social non è “una cosa da giovani”
- Uno degli obiettivi primari della gestione dei canali social è generare una relazione di valore
- le persone sono diverse tra loro e sempre più si aspettano di essere riconosciute e considerate nella propria diversità
Lascia un commento