Quei geniacci di marketing experiments periodicamente provano a consolidare il risultato delle loro ricerche ed esperimenti in formule matematiche, come la seguente relativa all’indice di Conversione ovvero la probabilità di conversione associata ad una landing page:
C = 4M + 3V + 2 (I – F) – 2A
I parametri inclusi nella formula sono:
– M = motivazione del cliente potenziale
– V = livello di chiarezza con cui è espressa la Value proposition all’interno della landing page
– I = impatto associato all’incentivo a continuare e a completare il processo richiesto (es. compilazione del modulo di acquisto online)
– F= Frizione, i fattori che frenano il processo di vendita (o di acquisto)
– A = livello di ansietà che la pagina genera nella mente del visitatore
Come commento personale se la motivazione del potenziale cliente la possiamo intercettare, assecondare o incoraggiare ma più difficilmente far scaturire (a meno di acquisti di impulso), possiamo lavorare moltissimo sulla Value proposition e sui fattori di incentivazione e di riduzione dell’attrito , ossia del freno che rallenta il processo di acqusto. Su come costruire una landing page efficace si è scritto molto, ritornerò su questo aspetto con un paper-ino :-).
Su questo argomento, ossia su come ottimizzare la micro e la macro conversione online i testi a mio avviso più illuminanti pubblicati di recente sono quelli dei fratelli Eisemberg, fondatori di FutureNow Inc ossia:
– Persuasive online copywriting
– Waiting for your cat to bark?
Se cliccate sulle immagini potete leggere i miei commenti su Anobii.
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