Negli ultimi anni ci siamo concentrati su cosa possono fare le organizzazioni aziendali per “usare” al meglio i Social media. Abbiamo parlato di attitudini, di valori e di comportamenti social che le aziende dovrebbero adottare e fare proprie.. (apertura, ascolto, trasparenza, condivisione).
Poi abbiamo realizzato che che le aziende non solo possono usare i Social per il loro marketing ma anche per rivedere e trasformare i propri processi e il proprio business e Operations (Social Business), fino a capire che le aziende debbono diventare esse stesse una organizzazione fondata sui principi social (social organization, social enterprise).
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Ora è tempo di mettere in atto la trasformazione che porta a cambiare la logica con cui si progettano, si producono, si promuovono e si commercializzano i prodotti della nostra azienda.
Dobbiamo cioè pensare a come creare un prodotto che incorpori una componente social, ossia che permetta esso stesso agli utenti di condividere con i propri amici e follower l’esperienza di utilizzo del prodotto.
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Un esempio?
La bilancia di Withings è un social product: permette di condividere il proprio peso, e relativi grafici e tabelle, ossia la nostra esperienza, i nostri sforzi di dimagrimento, o comunque il nostro desiderio di essere in forma, con i nostri amici (sfera sociale) ma anche con il nostro medico (sfera privata, più intima). Il prodotto è quindi per indole e natura qualcosa che facilita la condivisione di una nostra esperienza.
Questa componente caratteristica di prodotto, la sua natura social, il fatto di essere likeable and sharable, è quello che lo rende differente, lo rende Social.
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Un altro esempio? Guardate questo video di come HP sta progettando le proprie stampanti per trasformarle in un prodotto social.
il concetto chiave è quindi quello di pensare sempre più all’esperienza del cliente con il prodotto, e a come renderla e trasformarla in una social product experience. Ecco un mio post su come creare una esperienza di prodotto social.
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