No Panic, il fallimento è gratuito

Ho scritto di questo, di come a volte ci dimentichiamo delle dinamiche e delle leggi, anche di sopravvivenza che regolano il Social Web, riprendendo alcuni concetti letti nel libro di Clay Shirky, di cui riporto la copertina qui a fianco.

Estrapolo una parte del mio post dall’omonimo titolo  pubblicato su SuperflashBlog

“Trovare il giusto livello di gradazione alcolica, di miscelazione di contenuti, passioni, relazioni e persone non è semplice e il più delle volte, quando funziona, avviene in maniera così naturale che quasi nemmeno ci stupiamo. Almeno non più, non ora.
Questo perché tutti noi conosciamo Wikipedia, Facebook, Youtube e recentemente ci siamo messi a cinguettare su Twitter. Ma molto spesso ci dimentichiamo dei milioni di community, piattaforme 2.o e siti di content sharing che non hanno preso il volo e sono destinati a cadere nel dimenticatoio.”