Social Media per le case editrici – Presentazione
Ecco qui alcune slide che ho selezionato dal mio recente corso presso l’AIE di cui vi parlavo ieri. Queste slide sono relative all’ultima parte del corso, dove abbiamo passato in rassegna alcuni casi di utilizzo dei Social Media e le piattaforme Web 2.0 da parte delle case editrici o da aspiranti scrittori. Dalle mie ricerche ho scoperto Elliot Edizioni, una casa editrice romana, che per prima tra le case editrici ha attivato un profilo su MySpace, un blog, sempre su MySpace ed ha attivato un proprio profilo su Flickr, su Anobii e su Twitter. Le manca solo un canale Video su Youtube, come invece ha attivato Feltrinelli, già da più di un anno. Interessante anche aver scoperto che su Facebook ci sono più di 100 applicazioni e gruppi per gli appassionati di lettura (tra cui VisualBookShelf, la versione su Facebook di LibraryThing e IRead). Quali vantaggi e opportunità possono dare l’utilizzo e la partecipazione ai Social Media, ai gruppi che spontaneamente si creano su Anobii o su Facebook per le case editrici? Certamente è una grande opportunità per avvicinare i loro lettori, per conoscere iloto gusti per comprendere cosa leggono, per coinvolgerli in eventi offline come le presentazioni in libreria. Ma quanto costa, tutto questo? Anche molto poco, se si è animati da passione, curiosità, desiderio di conoscere, di imparare e di sperimentare, e di entrare in contatto, o meglio, cominiciare a parlare con i nostri amici e lettori.









Come sempre in Italia siamo un po’ indietro, ormai negli USA e in UK non esiste un libro che si rivolga in qualche modo ad un target specifico che non abbia un blog. Credo sia assodato che questo aiuta a venderlo, così come l’utilizzo dei diversi social media, anche se le piattaforme attualmente presenti evolveranno per offrire servizi più direttamente utili al marketing editoriale. Un esempio è Revish Connect (coming soon, infatti!) e, pare, il suo omologo italiano leggili
ciao,
dai un’occhiata a http://graffitiwriting.fatbombers.com , raccogliamo commenti e reazioni sul nostro libro “Graffiti Writing” attraverso un minisito-blog e un myspace. secondo me, stiamo ottenendo dei risultati interessanti.
ciao
ale
devo dire che nel mio caso internet è stata davvero una risorsa inaspettata.
anche per un libro di nicchia come il mio (o forse proprio perchè di nicchia) internet si è dimostrata molto utile.
certo bisogna prepare un progetto articolato ma i risultati vengono
andrea