Ritorno ad un tema già trattato precedentemente? Quali delle attività relative ad un’iniziativa o progetto di social media marketing è sensato esternalizzare? Quante aziende stanno esternalizzando per esempio la creazione di contenuti, o la pianificazione strategica in ambito Social Media?
La stessa domanda se la sono posti quelli di MarketingSherpa e questo è il grafico che hanno ricavato dal loro sondaggio:
Vedete come le attività che più facilmente sono state esternalizzate in passato sono:
- la creazione dei contenuti
- e l‘ottimizzazione Seo dei siti Social
queste 2 sono anche le attività che più probabilmente saranno esternalizzate anche quest’anno; subito dopo tra le attività da dare in outsourcing per il prossimo anno sono:
– social media monitoring & measurement (attività che richiede competenze e conoscenze specifiche oltre che piattaforme e strumenti per il monitoraggio)
– Social Media marketing training (esigenza di evangelizzare, di fare cultura ancora sui Social media)
In generale gran parte degli intervistati hanno detto che non intendono esternalizzare alcuna attività (la barra più chiara nel diagramma soprastante). Voi cosa ne pensate?
Trovo personalmente che il monitoraggio è di sicuro esternalizzabile, a patto di non trascurare poi la lettura dei risultati (il rischio è di guardare solo le emergenze).
Il training poi è molto importante, soprattutto per favorire la crescita di risorse interne.
Nell’insieme io trovo che l’azienda deve partecipare attivamente e consapevolmente alla strategia sui social media, visto che si tratta del rapporto con i propri clienti.
Se c’è questo approccio si può esternalizzare anche parecchio senza correre il rischio che ho descritto qui http://internetmanagerblog.com/2010/03/22/la-gestione-dei-social-media-fra-outsourcing-e-strategia/
Leonardo,
nella mia esperienza quotidiana osservo che le attività candidate all’esternalizzazione, indipendentemente dal tema Social Media Marketing, appartengono generalmente a due categorie che definirei:
1) orizzontali, le cosiddette “commodities” cioè la gestione delle infrastrutture, della rete, delle applicazioni, dove il rapporto costo/beneficio nel mantenere al proprio interno le competenze necessarie per essere competitivi è a favore della esternalizzazione;
2) verticali, per le tematiche che richiedono un’alta specializzazione e competenza ovvero per gli ambiti “nuovi”, per i quali non è ancora stato compreso appieno il perimetro e la tipologia di competenze necessarie per implementarle.
Per onore di cronaca trascuro volutamente il business process outsourcing da questa mia riflessione.
La bassa percentuale relativa alle attività esternalizzabili, mi porta a pensare che il mercato di servizi di SMM sia ancora immaturo, per cui le aziende mantengono una posizione conservativa del tipo: preferisco fare tutto io ed avvalermi di consulenze specialistiche per alcuni aspetti o affidare all’esterno una porzione tecnica del progetto, piuttosto che stabilire con un partner un percorso strategico basato sugli obiettivi che intendo raggiungere ed usufruire del servizio, a tutto tondo, offerto dal partner.
Giovanni.
Al di là di ogni riflessione teorica, ciò da cui non si può prescindere nel decidere tra make or buy è la vrifica della disponibilità di risorse economiche e finanziarie; può sembrare una banalità ma a livello operativo è una premessa inevitabile. Detto ciò, personalmente mi trovo assolutamente d’accordo con Gianluigi nel sostenere la necessità per l’azienda di partecipare attivamente e consapevolmente alle strategie e all’operatività che concerne i social media.
@giovanni, sono d’accordo con te, è la posizione delle aziende davanti ad un mercato ancora non mercato e scarsamente specializzato; vi ricordate come alla fine degli anni ’90 la web agency di turno offriva servizi SEO, email e web marketing in generale..?
@marilena, a me capita di notare comunque un atteggiamento di diffidenza da parte di un certo tipo di aziende verso i Social Media; a volte la mancanza di risorse e competenze costituisce un alibi per non fare niente e non correre rischi..