vi racconto la mia giornata allo SMI (Strategia, Marketing, Innovazione) DAY, organizzato da Knowità, ieri a Milano. Il programma della giornata prevedeva una sessione plenaria la mattina e 3 sessioni parallele il pomeriggio; io ho avuto il piacere di condurre in qualità di moderatore la sessione Web2.0, le altre due sessioni erano su Enterprise 2.0 e su Experience Co-creation.
Ha rotto il ghiaccio, è il caso di dire vista la neve ed il freddo di questi giorni a Milano, il Proff. Franco Giacomazzi che ha sottolineato come il potere si stia spostando sempre più nelle mani del consumatore-cliente fino a farlo diventare un protagonista, un co-creatore di valore. Dalla strategia (o età) dell’informazione a quella della collaborazione, ecco il titolo che riassume bene il succo del suo intervento. Franco è co-autore – insieme con Marco Camisani Calzolari, di Impresa 4.0 di cui ha riassunto il paradigma basato sull’identificazione di 9 circuiti di comunicazione e dalle 4 direzioni con cui avvengono i flussi e le relazioni tra azienda (DENTRO) e microambiente (FUORI).
Per quanto riguarda la direzione DENTRO-FUORI, interessante la mappa che ha presentato che illustra quali sono gli strumenti più adatti per comunicare in base alle funzioni aziendali coinvolte.
Per es. per fare Pubbliche relazioni, tutti gli strumenti 2.0 (blog, Rss, widget, ma anche audio e video podcasting) sono assolutamente consigliati.
Il Proff. Giacomazzi ha osservato come oggi sia molto + difficile fare marketing rispetto ad una volta; ha contato 70 nuovi paradigmi di marketing e secondo me tale numero è destinato ad aumentare.
Dopo Franco Giacomazzi è stata la volta del Proff. Venkat Ramaswamy, co-autore del Libro “The future of competition“, tradotto in Italia dal Sole24ore” che ha centrato il suo intervento sul potere straordinario basato sull’esperienza della co-creazione. Come si realizza il nuovo paradigma della co-creazione? Come permettere alle persone di trasformarsi in agente attivo nel processo di sviluppo nuovi prodotti o servizi?
Possiamo imparare molto da alcune storie di successo, come Nike+ di co-creazione basato sulla partecipazione e sulla community. L’approccio non è solo quello classico tra azienda ed individui del Win-win, ma – afferma Ramaswamy, quello del “Win More”, in ottica di crescita, espansione del valore.
In Passato il prodotto era il punto finale di un processo aziendale che dal marketing, alla ricerca e sviluppo alla Produzione vedeva impegnata tutta l’azienda; ora non è altro che il punto di partenza dell’esperienza del cliente. Sono i processi del cliente e della community che modellano l’esperienza e determinano la co-creazione di prodotto, continua Ramaswamy.
Oltre al caso di Nike+, il Proff. ha citato Apple con Imix, l’ambiente che permette di condividere le playlist, come esempio di cocreazione di esperienza, la co-creazione in termini di brand e mercato che ha portato Dell a rispondere a DellHell con Direct2Dell ed IdeaStorm.
Infine ha citato Mystarbucksidea e Tripsense , un’assicurazione auto che monitora, mediante un dispositivo installabile sulla tua auto, il tio stile di guida e ti propone una polizza personalizzata.
Per quanto riguarda la cocreazione di prodotti e servizi, il mondo Lego è un case study che fa scuola: da Lego Factory a Lego Mindstorms a Lego Universe , il luogo dove sviluppare giochi multi-player online. Ultimi esempi della ricchissima presentazione del Prof. Ramaswamy: Crushpad, un produttore di vino community-based (potete creare un vostro gruppo per creare il vostro vino) che ha anche sviluppato una (eno) Wiki sul vino. L’approccio di cocreazione può essere adottato anche per lo sviluppo sostenibile, sociale ed ambientale. Un esempio interessante è quello di Caja Navarra, una banca civica, una nuova forma di creare una relazione tra la banca ed il cliente; è il cliente che detiene i diritti, dice la simpatica annunciatrice live che vi appare se andate sul sito.
A domani per la seconda puntata, con il racconto degli altri interventi e magari qualche registrazione audio (devo ancora verificare).
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