Premessa
Sono appena tornato in ufficio, reduce dal Digital Experience Marketing Day, dove ho tenuto uno speech sulla digital transformation (chissà perché nessuno dice trasformazione digitale ma tant’è…).
L’evento è stato credo utile e interessante, a giudicare sopratutto dalle domande rivolte ai relatori alla fine e al clima di apertura e confidenza che abbiamo riscontrato.
Il maggiore ostacolo è l’organizzazione
Uno dei più grandi ostacoli all’adozione della digital transformation non sono le tecnologie (che per quanto complesse si possono imparare) ma è il fattore umano, riuscire cioè a far cambiare testa e mentalità alle Persone (CXO in generale), facilitare il processo di buy-in necessario per l’adozione. E quanto più le aziende sono grandi, strutturate e complesse, quanto più è difficile e complesso non solo spiegare ma anche abilitare un reale processo di cambiamento e innovazione digitale.
Le grandi aziende presenti in aula hanno confermato quest; ” sarebbe bello e auspicabile abbattere per esempio le barriere tra B2C e B2B e parlare di Peer-to-Peer o Human-to-Human, purtroppo la mia azienda è strutturata così, in 2 Divisioni, una rivolta al Business, l’altra ai consumatori”.
Non si può attuare un processo radicale di trasformazione digitale senza toccare processi e funzioni, senza allocare risorse e investimenti, senza creare e diffondere competenze. Questa credo sia la sintesi di quanto appreso oggi al Digital Experience marketing day.
Le persone
Oltre a sentire Speech interessanti e a conoscere le persone di Avande e Sitecore, sponsor dell’evento organizzato da IDC Italia, ho avuto modo di conoscere Giancarlo Mocci, Head of customer experience di NTV e Christoper Nash, Senior Business Optimization Consultant di sitecore e autore di Connect, libro di cui ORA possiedo una copia con tanto di dedica da parte di Chris:-)
La mia presentazione
Ecco qui le slide del mio intervento di questa mattina.
Ancora un grazie agli amici di IDC Italia per l’opportunità.
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