Ancora forse non ci siamo, ma anche in Italia si avverte il profumo della Primavera (Spring Time). Fabio è andato addirittura in Giappone per assistere allo spettacolo unico dello sbocciare dei fior di ciliegio.. Cherry Blossoms (SAKURA).
Con la Primavera si riacquisiscono le forze, ci si sveglia dal torpore invernale e si ritorna a pensare e a riprendere in mano idee, progetti, discorsi lasciati cadere o a sedimentare durante l’inverno. Almeno a me capita così…
Tra i temi a mio avviso più interessanti, che in Italia non sono ancora pienamente sbocciati, vi è quello della Social intelligence. Proviamo a spendere 2 parole e capire di cosa si tratta.ù
Se andate su Wikipedia, la definizione che troverete fa riferimento alla capacità (forma di intelligenza) di saper negoziare e gestire situazioni relazionali complesse.
Un Venditore, un politico o un Diplomatico dovrebbero essere dotati di questa forma di intelligenza. In questo caso a me interessa parlare della capacità di fare intelligence (dal latino intelligere, letteralmente “leggere dentro”) e comunque non limitarsi alla lettura ma saper interpretare, comprendere, trarre insegnamento.
Cosa ci possono allora insegnare i social media, cosa ci permettono di “leggere dentro” (o dietro) una conversazione, un commento, un like o un retweet?
Secondo Forrester la social intelligence è il processo di trasformare i Social Media in Actionable Business Insights. E ciò può essere fatto solo con il supporto della tecnologia, in particolare delle piattaforme di Social listening.
Anzi, possiamo dire che gli obiettivi di tradurre l’ascolto delle conversazioni in business o customer insight rappresenta al contempo l’evoluzione e il vero obiettivo delle piattaforme di social listening (tweet this).
Le piattaforme di Social listening sono dunque un passaggio evolutivo dal social media monitoring (raccolta di dati social), alla capacità di creare report, dashboard , liste e classifiche (social listening) fino a quella di tradurre tutto questo in performance e business analytics. Questa è la vera sfida della social intelligence.
Un esempio di piattaforma di Social Intelligence è Netbase, una delle mie preferite, purtroppo dai costi davvero poco accessibili per la PMI italiana. Un altro esempio credo di piattaforma di social intelligence è Tracx.com .
Analizzando e studiando questo tipo di piattaforme appare evidente la complessità richiesta nel comprendere le conversazioni tra persone (non possiamo limitarci alle citazioni di marche o prodotti, o al ranking degli influencer) ma il tema è quello di “sintetizzare e integrare” il social web, per provare non dico a banalizzare ma rendere un po’ più semplice ciò che in natura è molto complesso. Perché ha a che fare con la stessa natura umana..
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