Sono reduce da un seminario tenuto da Andrea Barchiesi di ActValue che ho seguito ieri allo IAB sul tema della reputazione online; sono contento nel vedere che anche in Italia stanno nascendo aziende in grado di offrire servizi professionali di buon livello, almeno questa è l’impressione che in realtà dovrebbe essere provata dai fatti. Un po’ di tempo fa ho seguito una presentazione di Sacha Monotti Graziadei, (se cliccate il link potete ascoltare anche una registrazione audio della sua presentazione), Fondatore di Blog Meter che avrò il piacere di rivedere tra pochi giorni in un evento organizzato da IAKI proprio sull’ascolto in rete.
E’ indubbio che sia cruciale per il nostro business conoscere non solo chi sta parlando di noi, della nostra azienda e dei nostri servizi, ma anche dei nostri concorrenti o del mercato in generale.
Da questo punto di vista l’importanza è duplice: dotarsi di strumenti e struttura in grado di ascoltare, di monitorare il buzz che può generarsi in rete attorno al nostro brand ci permette sia di precisare, replicare, rispondere a commenti negativi se non a veri e propri blogstorms, sia di intercettare i nosri ambasciatori, fan e appassionati dei nostri prodotti e servizi e sostenere, partecipare, incoraggiare le conversazioni e il passaparola attorno ai nostri prodotti e servizi. Ascoltare, osservare e monitore è il 1° step di una strategia social media. Sia che si decida di avviare un blog aziendale, un profilo pubblico su Facebook o un account su Twitter.
Ad una prima analisi certo ci interessa conoscere:
– Chi sta parlando di noi? (professionisti, clienti, giornalisti, blogger autorevoli e seguiti, etc)
– Come ne sta parlando? (classificare le percezioni, effettuare una sentiment analysis)
– Dove ne sta parlando? (Ogni Social media ha una valenza differente: un commento positivo o una discussione su un Blog, un video caricato su Youtube, un’applicazione su Facebook.. ogni dominio ha le sue caratteristiche specifiche e peculiari)
– Con quale livello di autorevolezza, profondità e capacità di influenza? (come identificare e classificare gli influencer online?)
– Da quanto tempo si sta parlando di noi ? (seguire i trend temporali, monitorare la durata, la permanenza della conversazione in rete..)
Tutto questo ci permette di passare da una fase di ascolto e monitoraggio ad una fase attiva di engagement e di misurazione continua.
Sto preparando un White Paper su questo tema.. vi invito a segurimi per saperne di più…
Alice Bertalli dice
Ho assistito anche io al seminario del Dott. Barchiesi allo IAB e devo dire che è la prima volta che sento parlare di buzz marketing in modo competente (e di convegni sul tema ne ho frequentati parecchi!). Forse la spiegazione un po’ troppo ingegneristica ma sicuramente convincente.
Non ho mai sentito parlare della società Blog Meter, condivido comunque la sua opinione: tema molto interessante.
AB