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Un approccio lean al content marketing

27 aprile 2015 - Leonardo Bellini Lascia un commento Archiviato in: Content Marketing

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Sto leggendo il Lean Content Marketing  handobook per SMB’s  che ho trovato su Scoop. Una lettura certamente interessante di cui provo a condividere qui con voi alcuni punti salienti.

I primi Insight

Dalla lettura del Manuale ecco i primi insight che emergono:

  • nel 2015 è più facile che mai diventare un editore, anche per una piccola media impresa
  • In questo mare impressionante di contenuti disponibili, è tempo per le piccola media impresa di puntare ai mercati di nicchia, meno affollati e più facilmente raggiungibili
  • Sono nate una serie di soluzioni SaaS affidabili e a costi contenuti che permettono alla PMI di creare e gestire un piano di content marketing
  • Non è sempre richiesta la creazione dei contenuti ex-novo: la pratica della content curation permette ai marketer di trarre profitto dai contenuti già esistenti, arricchirli con commenti e contenuti personali e condividerli all’interno della propria nicchia in maniera contestuale ed efficace
  • è necessario  in definitiva un approccio lean al content marketing, per ottimizzare il ROI rispetto alle risorse impiegate ed energie trafuse

Ecco i passaggi fondamentali:

1. Definisci una strategia

In particolare:

  • allinea gli obiettivi di content marketing con gli obiettivi di business della tua azienda (awareness, lead generation, Sales, loyalty…)
  • definisci una linea editoriale rispetto alle tua Target Personas
  • Pianifica le risorse

Come posso ottenere migliori risultati? Mettiti nei panni e nella mente dei tuoi clienti: quali sono i loro bisogni e desideri e come la tua azienda può soddisfarli.

Immagina il contenuto come un prodotto e non come marketing [Robert Rose, CMI]

Il punto cruciale è allora comprendere i bisogni in termini di contenuti della tua audience e trovare il contesto, la situazione, i luoghi per consegnare tali contenuti ai tuoi clienti o prospect.  Quale problema risolvono i tuoi contenuti -prodotto?  Fai un elenco delle domande e dei bisogni più ricorrenti e impellenti.  Crea i contenuti che diano le risposte corrette a tali domande.

2. Definisci impegno, costi, risorse.

Gli americani parlano delle 3 M per quantificare gli sforzi: Men, Minutes, Money.

Ecco uno schema utile, sempre su Scoop:

cost of content
  • Twitter
  • Google+
  • LinkedIn
  • Facebook

 

3. Usa le seguenti tattiche

Per ottimizzare i risultati, considera:

  • di utilizzare i contenuti creati da altri,  rielaborandoli,, come parte del tuo  marketing mix; fai cioè content curation
  • usare software e strumenti per ottimizzare la tua produttività e quella del tuo team

Trova il giusto bilanciamento tra creazione dei contenuti e rielaborazione dei contenuti.

4. Costruisci i fondamenti della tua content strategy

  • Costruisci e integra un Content Hub con il tuo sito/Blog
  • definisci meccanismi per distribuire e diffondere i contenuti (Cross-posting, reposting, retweeting…)
  • crea le pagine di atterraggio di ritorno (landing page) e applica l’inbound marketing (combinazione di SEO- Social -Content)
  • Utilizza l’email marketing, l’email lead nurturing e  la marketing automation per aiutare la distribuzione dei contenuti e il lead nurtiring

Ecco uno schema per la distribuzione dei contenuti e la conversione, presente nel manuale di Scoop.

 

  • Twitter
  • Google+
  • LinkedIn
  • Facebook
ecco perché è fondamentale creare una casa per i  tuoi contenuti; non solo ti permette di condividere i conetnuti ma anche di essere indicaizzato sui motori di ricerca e di ottimizzare la SEO. Quando sei il proprietario (owned media) del luogo dove pubblichi, sei cioè tu l’editore dei tuoi contenuti, puoi aggiungere:
  • Conversione, tramite call to action e landing page, per catturare i dati dei prospect e favorire, in caso di ecommerce, la vendita online
  • Engagement, tramite possibilità di interazione con i contenuti
Avere un Content Hub, nel mio caso questo blog, permette alle aziende di evitare di creare e condividere a casaccio i contenuti, senza possibilità di moniotarre il traffico di ritorno e le converioni generate.

5. Pubblica su vasta scala senza perdere la qualità

I marketer devono trovare il giusto compromesso tra quantità e volumi da una parte e valore e qualità dei contenuti dall’altra.
Se si sacrifica una delle tue componenti, si rischia di non raggiungere i risultati sperati.
Il punto è: non creare contenuti tanto per fare, senza uno scopo in mente, ma crea contenuti di valori e condividi, trasformali, ricicliali in differenti tipi di media.

6. Ricicla e riproponi i contenuti in formati differenti

Il segreto è riuscire quindi a moltiplicare la fruizione e reach del tuo contenuto originale, trasformandolo in differenti media. Un contenuto testuale come questo, per esempio, potrebbe diventare:
  • Un video  su YouTube che descrive questi concetti
  • un’infografica che ne definisce i passaggi
  • un podcast che racconta il processo, magari con un ospite da intervistare
  • un mini-ebook scaricabile, oppure un capitolo di un libro
  • Una serie di tweet o una tweet chat sul content marketing
  • Una serie di FAQ
  • Un Cheat Sheet for dummies
  • Una presentazione su Slideshare
  • Un questionario online per acquisire feedback sull’uso del content marketing
  • Un post su Facebook /update su LinkedIn con poco sforzo

7. Favorisci la distribuzione dei contenuti

  • Sincronizza i tuoi canali proprietari: utilizza una piattaforma di social media management, come Hootsuite o Buffer
  • Fai leva sui canali esistenti
  • attiva campagne di social advertising

 

Non basta quindi la creazione/rielaborazione dei contenuti; il tuo scopo è quello che vengano letti, mostrati, condivisi e apprezzati dalla tua audience. Non puoi considerare di non investire per la distribuzione dei contenuti.
Nel programma di marketing digitale dell’azienda  ci dovrebbe essere un mix di attività Social ed email marketing e la pubblicazione dei contenuti su community e gruppi di LinkedIn e Facebook, per esempio.

republishing
  • Twitter
  • Google+
  • LinkedIn
  • Facebook

8. Converti tramite e grazie ai contenuti

  •  Trasforma i tuoi lettori in contatti, invitali  ad abbonarsi al tuo blog, ad iscriversi alla tua newsletter
  • Crea landing page per i tuoi contenuti (proponi il download di un ebook o un White paper)
  • Crea contenuti per lead nurturing e social selling
Nel business to business, il ruolo dei contenuti all’interno del processo decisionale del Buyer è cruciale

9. Misura il ROI

  • Misura e traccia l’output della tua iniziativa
  • Usa analytics per monitorare l’efficacia della diffusione dei contenuti
  • Usa Google Analytics per misurare obiettivi e ritorni
  • Traccia le conversioni  con Google Analytics
  • Traccia i tuoi progressi nel SEO usando tool come Moz e SEMRush

 

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Archiviato in: Content Marketing Etichettato con:content creation, content marketing, content marketing strategy, Scoop, social content curation

Riguardo a Leonardo Bellini

Leonardo Bellini, fiorentino di nascita e milanese d'adozione. Condivide su questo Blog contenuti, spunti e riflessioni sul marketing digitale. Tra i suoi progetti: Social Minds, co-fondatore del Social case history Forum, Autore di "Fare business con il Web" - Lupetti Editore.

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Leonardo Bellini, scrive su questo blog dal 2007. Fondatore di DML, ha lanciato Social Minds e DigitalMarketingAcademy. E' cofondatore del Social case history Forum. Leggi ancora…

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