Cosa significa quando un movimento, come quello creato attorno al libro Lean Startup di Eric Ries e alle opere di Steve Blank (assolutamente da leggere il manuale dello Startup Owner) diventano una cover Story sull’ultimo numero di Harvard Business Review (cliccate sul link per leggere l’articolo)? Significa forse che ha superato lo svezzamento e la natalità infantile (tipica di ogni hype) e sta diventando mainstream, patrimonio condiviso e consolidato delle nuove teorie del management.
E così concetti come:
– customer development: sviluppa il tuo prodotto (fin dalla sua idea iniziale) con e insieme ai tuoi (futuri)clienti
– MVP (Minimum value Product): definisci le componenti minime ma necessaerie per presentare un prototipo, un mock-up, un qualcosa che faccia capire al tuo interlocutore (potenziale cliente) qual è il problema e quale è la sua soluzione (grazie al tuo prodott0)
Non sto qui ora a descrivervi i concetti base dei libri di Ries, Blank, a cui aggiungo Running Lean, di Ash Maurya, il mio libro preferito sul tema di come seguire un approccio Start-up.. certamente sono contento che questo modello, che ha dato vita ad un vero e proprio movimento, stia mettendo in crisi il vecchio modo di pensare e di agire.. basato su voluminosi business Plan pieni zeppi di assunzioni, previsioni, stime, vincoli ed elucubrazioni, molto e troppo spesso non fondate o verificate dai fatti (fact checking) e per questo destinate ad essere smentite dai fatti..
Ecco un link ad un corso gratuito How to build a Startup, di Steve Blank, disponibile su Udacity.com
Buon ponte e a presto.
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