Premessa
Ho approfittato del mio week-end marinaro di settimana scorsa per leggermi un libro che mi aveva incuriosito; si tratta di “(Prima) Content (Poi) Marketing” di Sam Gaidy, tradotto e pubblicato in Italia per Area51 alcuni mesi fa.
Il libro è interessante perché fin dalle sue premesse, si focalizza sul contenuto e sulla sua essenza. Oggi condivido uno dei concetti del libro.
“Tutto è marketing”
Secondo l’autore “tutto è marketing”, ossia è il contenuto (qualunque sia la sua forma, formato, espressione) sta alla base e al centro della strategia di comunicazione e di marketing. Riprendendo una famosa frase “Non puoi non comunicare“, qui sembra che, analogamente, non si possa fare a meno di fare marketing; lo facciamo ogni qualvolta crediamo dei contenuti che abbiano un senso, uno scopo, un obiettivo, un’intenzione.
Cos’è allora il marketing?
Il marketing è tutto ciò che comunica all’esterno la tua attività
Tutte le volte che:
- rispondete al telefono d’ufficio
- rispondete ad un commento sulla vs pagina Facebook
- inviate un’email
- aggiungete una pagina web sul sito aziendale
- scrivete un post sul blog aziendale
- appare un messaggio di errore nel SW che avete prodotto
- Il digestivo o caffè che offrite ai vostri clienti
- dialogate con un vostro cliente
e in generale tutte le volte che svolgiamo un’attività attraverso la quale comunichiamo verso l’esterno, stiamo facendo marketing. Tutto ciò che viene recepito o percepito dal tuo cliente rientra quindi nella sfera del marketing; sì lo so qualcuno di voi obietterà che trattasi di qualcosa di diverso, per esempio:
- customer user experience, experience design
- customer relationship management
- customer care
- etc.
Pensiamoci un attimo:
Quando facciamo per esempio assistenza clienti, non facciamo forse in qualche modo anche marketing? Non contribuiamo forse a quel reciproco scambio di valore che sta alla base del processo di marketing management di cui parla Kotler?
Cosa fa la differenza
E’ il “come svolgiamo queste attività”, è il modo in cui comunichiamo, rispondiamo al telefono, l’attenzione che poniamo nella creazione dei contenuti, è tutto questo che fa tutta la differenza di questo mondo. Se operiamo nella ristorazione, è il modo con cui:
- abbiamo scritto e confezionato il menu
- come lo proponiamo
- l’arredamento, le luci
- il comportamento del cameriere, come si pone come è vestito
- il modo con cui accogliete i clienti
Non puoi smettere di fare marketing
Così come non puoi non comunicare e non puoi di fare marketing, allo stesso modo non puoi pensare di “smettere di comunicare, e di fare marketing”. Da qui il concetto che fare marketing non ha un inizio ed una fine (tipico di una campagna) ma costituisce invece un flusso continuo di azioni e interazioni che caratterizza il fluire della comunicazione come lo scorrere del tempo.
Inoltre:
ciò che vale oggi non è detto che valga domani e anche se valesse domani, se non continui a comunicare, nessuno probabilmente se ne ricorderà
La paura di essere dimenticati
Quanto tempo dovrà passare prima che i lettori del tuo blog o gli iscritti alla tua newsletter si dimenticheranno di te, se smetti di comunicare?
Se vogliamo questa è la sindrome del blogger che ha paura di staccare la spina per le vacanze, per la paura di perdere quell’attenzione così faticosamente guadagnata.
Se smetti di comunicare, esci dal flusso, cessi di esistere. Solo continuando a comunicare puoi partecipare al continuo flusso della vita.
Troppo spietato, troppo estremo questo concetto per essere vero?
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