-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
il motivo di questa necessità di aggiornamento? “Ci siamo accorti, dice josh – che c’è un nuovo comportamento sta emergendo: è la discussione avanti-indietro, fatta di continui status update, come accade su Twitter”.. Questo nuovo gruppo di persone che si comportano in questo modo mostrano un livello di engagement sicuramente elevato e le possiamo chiamare “conversazionalists“.. In italiano conversazionalisti suona davvero male;
Io proporrei conversatori, ma non rende l’idea, idem per super-aggiornati (data la frequenza con cui aggiornano lo stato, anche se il termine si presta ad equivoci..), forse bisognerebbe introdurre un aggettivo che esprima frequenza, velocità ma anche conversazione, scambio, comunicazione a due o più vie..
Forse sono conversatori rapidi, digital, status maniacs, insomma non saprei per cui chiedo aiuto:)
Quello che emerge dal Sondaggio di Forrester, continua Bernoff è che questa pratica avviene in misura maggiore ancora su Facebook che non su Twitter. I Conversatori (per il momento chiamiamoli così) sono circa un terzo della popolazione online; il 56% sono donne e il 70% ha più di 30 anni.
Leggete l’articolo per intero, ne val la pena..
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
Spunti e riflessioni sul marketing digitale
Related posts:
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
-
Twitter
-
Google+
-
LinkedIn
-
Facebook
Gianluigi Zarantonello dice
Mi sembra un aggiornamento davvero interessante, grazie a Leonardo per la segnalazione.
Twitter e Facebook, come si diceva in un’interessante discussione giorni fa (http://www.linkedin.com/groupAnswers?viewQuestionAndAnswers=&gid=1050637&discussionID=1984960&sik=1263933577595&trk=ug_qa_q&goback=.myg.ana_1050637_1263933577594_3_1.ana_1050637_1263933577595_3_1) ormai per molti sono un mezzo per segnalare cosa piace, sostituendosi in parte ai social bookmarks.
Tuttavia questo uso va oltre il semplice collezionismo (già previsto nella scala di Forrester) perché prevede fin dall’inizio che vi siano reazioni da parte dei propri contatti.
E’questo secondo voi il futuro della diffusione delle news?