Quando ormai più di un mese fa gli amici di Open Knowledge mi avevano proposto di intervistare qualcuno tra i Key Speakers del Social business Forum di quest’anno, la mia scelta era caduta proprio su Brett King; le ragioni sono semplici: è uno dei guru mondiali del Social media banking e il suo ultimo libro Bank 3.0 è considerato un best seller (nel settore). Ebbene stamattina ero lì in seconda fila ad ascoltarlo.
Devo dire che la sensazione, percepita anche quando ho assistito allo speech di Eric Qualman ad IBM Business Connect, è che questi ospiti internazionali quasi mai adeguino la loro presentazione al contesto in cui si trovano e al pubblico che hanno davanti.
Dico questo perché metà dell’intervento di Brett King è stato rivolto al passato: è partito dagli albori di Internet, ha parlato di America Online e dei primi siti di ecommerce, è partito addirittura da Marconoi e dall’invenzione della radio..
Poi Brett King spiega il ruolo dei pubblicitari che via via decretavano anzitempo la fine di un media a vantaggio dell’ultimo arrivato (la TV che uccide la radio, Internet che uccide la TV), senza capire il reale cambio di paradigma portato da Internet: non più un mezzo su cui veicolare i messaggi di marketing per le aziende, bensì un ruolo per costruire relazioni, scambiare valore e conoscenza.
Venendo ai giorni nostri King evidenzia alcuni modelli disruptive abilitati dalla rete e mostra come alcuni business (libri, musica, hospitality e perfino le banche siano radicalmente cambiati:
- Amazon e Kindle per i libri
- Apple , iPod e iTunes per la musica
- AirBnB per i B&B
- Zopa e il social lending per le banche e i prestiti tra persone
- Kickstarter per il crowdfunding
Il vero cambiamento, afferma King, avviene quando le persone cambiano il loro comportamento a causa e/o grazie alla tecnologia.
Per finire King spiega come questo sia solo l’inizio di un percorso che porterà una trasformazione profonda del nostro fare (social) business;
Altri dati predittivi:
- le carte di debito più popolari trai i giovani sono quelle ricaricabili
- il 70% della generazione Y opterà per il canale mobile come prima scelta entro il 2015 per i pagamenti
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