La scorsa settimana ho partecipato al MeetTheMediaGuru con Ben Casnocha, cofondatore e Presidente di LinkedIn; purtroppo lo spazio concesso non è stato tantissimo, e nella sua mezz’ora di speech Ben ha sottolineato alcuni concetti espressi brillantemente nel suo libro The Startup of You (in italiano “Teniamoci in contatto” di cui vi ho già parlato) (scritto insieme a Reid Hoffman) che qui provo a riassumere per punti, con qualche licenza:
– Gli uomini sono nati imprenditori: l’intraprendeza per sopravvivere, per cacciare gli animai e vivere nelle caverne..
– Poi la cività e il progresso (a volte apparente) ci ha fatto “cullare sugli allori”, ci siamo infiacchiti e abituati a ragionare con la logica dello stipendio e del “tutto dovuto, tutto scontato”
-il contesto in cui viviamo, basato sulla necessità di cambiamento e adattamento continuo che viene richiesta alle imprese, in realtà ci impone, anche a noi, di tornare a pensare come “imprenditori di noi stessi” e di considerare il nostro percorso e sviluppo professionale secondo le stesse logiche imprenditoriali del nuovo modo di fare impresa, basato sulla relazione, il networking,
– Il Piano ABZ: il Piano A è quello che stiamo facendo attualmente, il Piano B è il piano di riserva, che possiamo far crescere piano piano, prima di svoltare e abbracciarlo completamente; il Piano Z è il “piano paracadute” il piano di riserva che ci potrebbe dare la tranquillità economica e psicologica, nel caso in cui il piano A e B non si doverssero concretizzare come nei nostri desiderata; Nel libro si fa l’esempio di Reid H
– Gli elementi su cui dovremmo ragionare e “giocare” come 3 tessere di un mosaico che dobbiamo continuamente rivedere e aggiornare sono:
- — I nostri Asset (cosa sappiamo fare, non è detto che coincidano con le nostre passioni)
- — le nostre Aspirazioni (cosa vorremo fare, e cosa saremmo disposti a fare per raggiungerli)
- — la realtà del mercato (significa fare i conti le dure e spietate lopgiche del mercato, della domanda e dell’offerta, del nostro “vantaggio competitivo”, cosa ci differenzia rispetto ai nostri competitor)
Tutto ciò richiede quindi, una grande lucidità e capacità di adattamento: plan to adapt sembra un ossimoro, in realtà significa essere in modalità “Beta permanente“. ornerò ancora a parlare di questo libro e dei suggerimenti e consigli preziosi che elargisce a piene mani.
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