A giudicare dalle domande e dalla durata prolungata dell’incontro, credo proprio che l’evento di ieri sia piaciuto ed abbia soddisfatto la curiosità e le attese dei partecipanti:)
Sono emersi alcuni temi interessanti, grazie anche ad alcune domande, come quelle dell’amico Andrea Andreutti;
Una di queste era relativa al rapporto tra Headquarter e sussidiarie rispetto al livello di autonomia o dipendenza per quanto riguarda iniziative e lancio di nuovi progetti, non necessariamente “social”.
Nella fattispecie, per quanto riguarda le community online, siano esse di marketing o di supporto, dall discussione tra le varie aziende partecipanti é emerso che possono essere anche molto diversi:
1. Approccio centralizzato, come quello seguito da SONY Playstation: unico punto di accesso alla community, poi declinata in base alla lingua e paese
2. Approccio localizzato, ma subordinato: la piattaforma o l’impostazione del progetto viene fatta a livello di headquarter ma la sussidiaria locale ha autonomia nel lanciare community locali..
I rischi per le sussidiarie é partire e magari profondere energie su un nuovo progetto per poi vederselo stoppate dall’headquarter..
Un altro punto interessante é il livello di inquadramento delle figure che operano in aziende con il ruolo di “Social qualche cosa..” Sono figure a cui è richiesta una conoscenza specifica del business in cui operano, oltre a competenze di social media marketing, management etc.
Difficili non così facili da trovare e nonostante questo ancora carenti negli organigrammi anche di grandi realtà italiane. Molto spesso Il famigerato “Social Media Team” è sotto dimensionato, magari composto da persone che svolgono alcune attività come “secondo lavoro” in azienda, con tutte le implicazioni in termini di committment e ritorni del caso.
Ancora da programmare la prossima edizione, stay tuned:)
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