Quando cominciano a spuntare conferenze, convegni o Summit specializzati su uno specifico argomento, in questo caso il Social Media Monitoring, significa che quel determinato segmento di mercato sta uscendo dalla fase di nicchia (bozzolo) per diventare di pubblico dominio (farfalla). Credo che questo sia il caso del monitoraggio dei Social Media; fino a ora la domanda chiave era: “come faccio a monitorare i Social Media, a proteggere, salvaguardare la mia reputazione dalla rete, come gestire e migliorare il buzz sul mio brand, magari a fronte di una mia campagna virale?”
Ora che siamo riusciti a dare sfogo e ragione a queste domande di base siamo passati allo step successivo: “ora che ho a disposizione tutti questi dati, cosa faccio ora?”.
Se vogliamo è la stessa domanda che si pone il Web Analytics manager che di fronte ad una massa di dati, informazioni, metriche e KPI si chiede come agire, che significato hanno quelle informazioni, quali azioni li indicano di intraprendere.. “Actionable Insight”, una conoscenza non fine a se stessa ma che si traduce in Azione operativa, intervento; molti Strumenti professionali di Social Media Monitoring permettono, mediante un workflow interno, di gestire, coordinare, assegnare dei task operativi, in risposta di quanto scoperto o esaminato, per passare dall’ascolto all’engagement, dalla fase nascosta a quella di presenza attiva di partecipazione. Questo è il tema che sarà affrontato il 22 novembre a questo Convegno londinese su Social Media Monitoring.
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