Qualche giorno fa ho scritto un post e pubblicato una presentazione su Slideshare su come ottimizzare il profilo LinkedIn per Professionisti e cosa significare costruire l’immagine digitale per un leader, negli ultimi giorni, complice anche un paio di attività di coaching, ho cercato di capire meglio come analizzare, costruire e ottimizzare la reputazione e il brand personale di un Executive, di un CXO.
Proviamo a definire un processo, basato su 3 passi:
1. Analizza la tua impronta digitale, la tua attuale reputazione online;
2. Definisci i tuoi obiettivi, tieni conto dei tuoi interessi e delle tue attitudini
3. Costruisci o ottimizza il tuo personale eco-sistema reputazionale, definisci una tua linea e stile editoriale
Prima di iniziare
Alcune considerazioni:
- Sia che tu sia in cerca di lavoro, o se sei un Professionista affermato o un Manager aziendale non puoi più permetterti di ignorare in che modo la rete ti rappresenta, quali elementi fa emergere della tua personalità, quali sono le prime immagini e contenuti che Google restituisce se un utente googla il tuo nome
- La maggior parte delle aziende di selezione e degli Head hunter va a cercarti su Google, legge il tuo profilo su LinkedIn, ma ti cerca anche su Facebook e Twitter.
- In particolare se occupi una posizione manageriale di rilievo,
. Se il tuo profilo, immagine e reputazione aziendale è trasandata o trascurata, non solo non stai facendo un bel servizio a te stesso (non curando il tuo Brand come persona) ma non stai facendo fare una bella figura nemmeno alla tua azienda
Tutto ciò per dire che curare il proprio personal branding e gestire la propria reputazione personale non è solo un fatto personale, che riguarda il proprio ego o la propria sfera personale, ma, volente o nolente, impatta anche sul posizionamento e sull’immagine dell’azienda in cui si lavora.
A meno di non apparire con il proprio nome ma solo con profili anonimi o privati.
E ora cominciamo.
1. Analizza la tua impronta digitale
Google non è solo un search engine, è anche un reputational Engine.
Vai su Google e digita il tuo nome “Nome Cognome”. Cosa vedi? Sei contento e soddisfatto di ciò che appare, dei contenuti che Google mostra per prima agli occhi di chi vuole capire meglio chi sei?
Se sei un Manager in vista è probabile che saranno mostrate alcune immagini, video, contenuti di interviste recenti, o comunicati stampa che ti riguardano. Puoi attivare “Google Alerts” inserendo il tuo nome + la tua azienda tra le parole chiave, oppure utilizzare altri strumenti di social media listening, come SocialMention.com.
Vai poi su BrandYourself, un tool che analizza il tuo attuale score di personal branding; nella versione gratuita puoi aggiungere solo 3 profili social. Può darti indicazioni interessanti, magari deciderai di investire un po’ di tempo e denaro con la versione a pagamento.
Un tool gratuito e italiano per misurare la propria reputazione personale è quello di My-reputation, di Reputation Manager. La piattaforma misura un punteggio complessivo, in qualche modo paragonabile al Klout Score.
Se ancora non l’hai fatto puoi:
- creare una tua pagina personale su About.me
- iscriverti a RebelMouse.com per creare un aggregatore personale alimentato in tempo reale da tutte le attività e interazioni che compi sui tuoi canali social (c’è un esempio in questo mio blog, alla pagina Social Curation).
- registrare il sito nomecognome.it o .com (ecco il mio leonardobellini.com potrebbe essere la casa del tuo futuro CEO/Executive Blog
2. Definisci i tuoi obiettivi
Questo è un punto importante, dipende da molti fattori come:
- il tuo ruolo in azienda
- la tua professione e competenze
- le tue attitudine e propensione a scrivere, condividere, relazionarti con i Social media
- i tuoi interessi e le tue passioni
Alcuni esempi di obiettivi:
- affermare o consolidare la propria posizione di leadership di pensiero (thought leader) in un campo o settore specifico
- aumentare il proprio livello di reputazione e di riflesso quello della propria azienda
- rafforzare o ampliare il proprio business network
- fare un salto di carriera, mostrare ai propri superiori le proprie attitudini e capacità relazionali
- aprirsi ad altre opportunità professionali, non necessariamente
3. Costruisci o migliora il tuo personale ecosistema digitale
é importante prima di buttarsi a capofitto ad aprire CEO Blog o profili Twitter associabili all’azienda chiarire alcuni aspetti base come:
- definire la linea di separazione tra pubblico e privato; crea 2 liste una relativa alla tua sfera intima, privata e una associata alla tua vita e ruolo lavorativo, professionale.
- Stabilire cosa vuoi che del tuo privato sia “reso pubblico” e che possa umanizzare, rendere più interessante la tua immagine pubblica. Le persone che decideranno di seguirti in quanto CXO di un’azienda importante si aspetteranno e saranno curiosi e gradiranno leggere qualcosa di personale, le tue opinioni e i tuoi punti di vista, non solo quelli strettamente pertinenti al tuo business.
- Conoscere se esiste una social media policy aziendale da osservare
- Separare le opinioni e i pareri personali dalla voce ufficiale dell’azienda cui rappresenti
Nella costruzione del tuo ecosistema personale a mio avviso potresti prendere in considerazione il modello Hub& Spoke e mettere al centro il tuo Blog professionale. Ottimizza poi il tuo Profilo su LinkedIn e crea un tuo profilo su Twitter e magari su Google Plus..
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